Dc: fondi pensione e Cassa di Risparmio le principali preoccupazioni
Massimo Ugolini stigmatizza dal canto suo il metodo con cui vengono portati avanti questi adempimenti, “che di condivisione – dice - ha ben poco”. “C'è una forte deresponsabilizzazione degli organismi tecnici – fa notare - che dovrebbero avallare questo processo: mancano infatti relazioni che facciano capire – sottolinea - se Cassa sia in grado o no di supportare e sopportare l'assorbimento di Asset”. Atteggiamento autoreferenziale della maggioranza riscontrato anche da Pasquale Valentini che pone delle domande: qual è la visione che sta dietro tutto questo? Dove andiamo a finire? Adesso.sm – dice - ha un'idea astratta di Paese, non entrano mai nel merito delle questioni, ma - afferma - la loro azione si basa solo sullo stato di necessità, sull'accusa all'opposizione di perdere tempo, e sullo stravolgimento delle basi normative sulle quali finora si è operato. Preoccupato per la gestione di Carisp Marco Gatti: “Non vorremmo – aggiunge – che sui crediti Delta, che fanno gola a molti, si volesse avvantaggiare la speculazione di qualcuno”. In generale “tutto ciò, per Gatti, porta solo ad aumento dei crediti di imposta e del debito pubblico, e ad un problema di liquidità “che va a toccare le nostre pensioni”.
E sulla sulla lista debitori: “Chi ha fornito un elenco dove compaiono persone che hanno estinto il loro debito deve assumersi le proprie responsabilità – dice Venturini - darli in pasto alla stampa porta solo a mascherare quelli che sono i veri debitori di certe banche.
Ma l'interrogativo è: se da una parte si pubblicano i nomi di chi ha generato credito d'imposta, perché dall'altra non è stata ancora attivata la Centrale dei Rischi che di queste segnalazione si deve occupare?” In realtà secondo Marco Gatti il vero problema sta nella violazione delle norme del segreto bancario: voglio sapere cosa sta facendo il direttore di Banca Centrale – dice - che ha per legge l'obbligo di vigilare che certe cose non succedano. Qui non è importante la pubblicazione dei nomi – conclude - quanto la mancanza di una copertura normativa per poterlo fare”.
Nel video l'intervista a Gian Carlo Venturini, segretario Pdcs.