Un solo candidato alla segreteria della Dc. A mezzanotte è scaduto il termine ultimo per presentare altri nomi e nessuno ha deciso di concorrere con Marco Gatti che dunque, prima ancora delle votazioni, si può già considerare il nuovo segretario del partito democratico cristiano. Intanto si succedono gli interventi al congresso. Nel pomeriggio prenderanno la parola, tra gli altri, Gabriele Gatti¸Claudio Podeschi, Luigi Mazza, Clelio Galassi. Saranno loro, stando alle indiscrezioni, a mettere pepe su questa assise che sta registrano analisi tutto sommato comuni. Posizioni molto critiche verso Eps e Ddc, aperture più o meno nette all’area socialista e valutazioni in chiaroscuro per Alleanza Popolare. Molti gli appelli all’unità del partito da Giancarlo Venturini ad Alessandro Scarano, a Loris Francini che ha tirato le orecchie ai troppi democristiani malati di protagonismo e a un sistema politico fatto di baroni. Ap, per Francini, ha il difetto di considerarsi il perno del sistema politico e di dispensare consigli a tutti. L’ultimo intervento della mattina è del presidente della Dc che chiede di semplificare il quadro politico. “12 partiti per 30mila abitanti – dice - c’è qualcosa che non va” e critica i democristiani che hanno avuto i voti dalla nostra base e sono andati a governare con le sinistre. In politica, aggiunge, non si chiudono mai le porte ma io ragionerò con queste persone quando riconosceranno gli errori fatti. Al congresso della Dc il saluto, in videomessaggio, del Presidente della Lombardia Roberto Formigoni. Da lui l’auspicio e la convinzione che i rapporti tra Italia e San Marino tornino normali.
Sonia Tura
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