La Dc prende le distanze da Podeschi

Claudio Podeschi difenda se stesso senza paragonarsi a Clara Boscaglia. Così la democrazia cristiana che definisce comprensibile, sul piano umano, la difficile situazione che sta attraversando Podeschi ma che respinge con forza ogni tentativo di confondere l’operato del singolo con quello del Partito. Da almeno 8 anni, precisa una nota, il pdcs sta conducendo con determinazione un percorso di netta discontinuità da tutte le prassi potenzialmente distorsive delle dinamiche politiche, come ribadito con forza nel documento conclusivo di verifica della Maggioranza. Quel che è certo e che può essere verificato chiaramente, prosegue la nota, è che dal 2007 ad oggi, con le Segreterie Politiche di Pasquale Valentini e Marco Gatti, la Dc non ha mai ricevuto alcun finanziamento da parte di Claudio Podeschi, tranne alcune liberalità al pari di altri membri del PDCS appartenenti al Congresso di Stato o al Consiglio Grande e Generale, tutte regolarmente registrate in bilancio. Le vecchie regole, ricorda il partito di maggioranza relativa, consentivano di gestire conti correnti nominativi intestati ai singoli responsabili del Partito. Non è quindi possibile, a questa Dirigenza - rimarca la nota - verificare i movimenti finanziari ricevuti che, se usati a fini elettorali solo da alcune persone - come sostenuto da Podeschi negli interrogatori – non è corretto imputare al Partito nel suo insieme, ma ne dovranno rispondere personalmente i singoli interessati. Se quanto affermato da Podeschi corrispondesse a verità, scrive la Dc, ci vedremo costretti a valutare provvedimenti per tutelare i candidati che, correttamente, si sono presentati alle consultazioni in passato, rispetto a quelli che possano avere usufruito di finanziamenti illeciti, attraverso cordate, ledendo così la correttezza delle consultazioni elettorali. Ma alla Dc non è andato giù neppure il raffronto con Clara Boscaglia che definisce" modello esemplare di impegno politico, di testimonianza di vita e moralità" e invita Podeschi a rispondere per ciò che è accusato in sede giudiziaria senza fare paragoni che risultano inappropriati. Tema analogo per Civico 10 che punta il dito sulle dichiarazioni di Fiorenzo Stolfi che, scrive, fanno derubricare quelle che la magistratura chiama mazzette a "contributi politici personali" e che, a dire di Stolfi, commercialisti e imprenditori avrebbero versato sui suoi conti e che lui ha avuto l'accortezza di reinvestire in immobili. Mazzette che nel caso di Podeschi, prosegue Civico 10, sarebbero partite dalla politica ai cittadini. Se i singoli e gli apparati che li hanno sostenuti fossero capaci di ammettere le proprie mancanze e chiedere scusa a tutti coloro che questo sistema lo hanno subito, conclude la nota, si potrebbe guardare al futuro con lo sguardo non più offuscato dai fumi scuri di un passato non proprio edificante.

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Il comunicato integrale del Pdcs

Il comunicato integrale di Civico10

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