Psd-Dc: prove di dialogo, mentre la Lazzarini si siede con SSD
Dopo la 'lista della spesa' si entra nel cuore dei problemi. Tradotto: si cercano soluzioni condivise per risolvere le criticità. La Dc spinge sull'acceleratore, vuole definire il programma di governo. Ci sono distanze da colmare su temi economici e finanziari come Banca Centrale, crediti non performanti, Iva. Sulle imposte indirette Via delle Scalette conferma: nessuna contrarietà ad un nuovo modello ma analisi approfondita sul suo impatto. E sguardo attento alle scelte dell'Europa. Sull'autonomia di Banca Centrale ribadisce: “la politica non deve sottrarsi dalla responsabilità delle scelte”. Posizioni già note e sulle quali – va detto – non erano mancate tensioni con il Psd. Il clima è costruttivo ma la Dc vuole patti chiari “ perché nella prossima legislatura – spiega Marco Gatti - dobbiamo governare bene per rilanciare il paese”. I tempi stringono, tutti riconoscono il grave ritardo. E c'è chi ne addebita la responsabilità alla corrente di minoranza del Psd. Ma Giuseppe Morganti rispedisce le accuse al mittente. “Se la Dc non avesse posto il diktat e il mio partito non lo avesse accettato a maggioranza, oggi saremmo al lavoro sulla proposta della grande coalizione nei tempi e senza conflitti. Ci dicono che non rispettiamo la democrazia? In gioco c'è la dignità delle scelte”. Le tensioni nel Psd non si spengono, anzi. Questa mattina era stato fissato un incontro con SSD, ulteriore tentativo per coinvolgere gli ormai ex compagni di viaggio nel nuovo percorso. Gerardo Giovagnoli e i suoi hanno però ricevuto picche. “Non accettiamo l'esclusività del rapporto con la Dc” - spiega Tony Margiotta. Oltre al danno, la beffa: all'incontro si sono presentati a fianco di SSD anche l'ex Segretario Lazzarini e un membro del Direttivo. Una situazione paradossale che ben fotografa il clima in via Rovelino, dove le crepe sono diventate voragini e la domanda che ci si pone a questo punto è: a quando la spaccatura? Se ne aggiunge un'altra: chi è SSD? Risponde Margiotta: SSD è Su, Labdem e la corrente dem “Progressisti e Riformisti”. Riflettori puntati anche su Ns, che ieri ha riunito l'assemblea degli aderenti. Nessuna novità sulle alleanze, ma braccia aperte al nuovo movimento “Sammarinesi senza confini”. Ns si dice disponibile al confronto e vuole lavorare ad un possibile progetto comune, aperto a tutti coloro che si sentono primariamente sammarinesi. Dunque, anche a chi non ha un'appartenenza politica e proviene dalla società civile.
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