La Dc riprende il confronto con tutte le forze politiche; i riformisti lavorano al Manifesto Costitutivo
La porta della dc rimane aperta, nella consapevolezza che scelte così importanti si fanno solo con numeri forti. E la massima condivisione. “Con un paese diviso in due e lo scontro fra due poli come invece vorrebbe qualcuno - dice Marco Gatti - sarà impossibile fare le riforme che servono. A prescindere da chi governerà”. La Dc chiede un confronto sui contenuti, la Costituente dei Riformisti non è un problema, “ma il Psd non ha chiarito il rapporto con chi non ne fa parte”, continua Gatti. Per il Psd l'aggregazione rimane una priorità. Ogni decisione sarà dunque il frutto della mediazione fra le diverse anime che la compongono. Dalla fase programmatica il tavolo Riformista sta entrando in quella più politica e non è facile trovare una sintesi fra le diverse visioni. La stesura del manifesto costitutivo è lavoro complesso che richiede approfondimenti e un confronto continuo. Giovedì c'è stato un incontro e ne seguiranno altri, a partire da lunedì. Difficile, al momento, prevedere quando potrà vedere la luce. “Serve il tempo necessario a far sentire casa il tavolo riformista per tutti – precisa Gerardo Giovagnoli - ma senza inutili o dilatori ritardi”.
MF