La Dc torna sulla vicenda Centrale del Latte
Il bubbone era scoppiato nel 2006, quando gli imprenditori Cignoli e Paganelli risultavano i più papabili per l’acquisizione della Centrale del Latte, fino a che le aziende per le quali lavoravano avevano negato di aver dato loro mandato a portare avanti la trattativa. In una conferenza stampa, i due avevano attaccato la Dc. Alla fine l’operazione saltò, e il resto è storia di oggi, con l’accusa di truffa. Cignoli è anche parte del corpo diplomatico di San Marino e il Governo ha avviato una verifica a suo carico. “Perché – si domanda ancora Valentini – l’allora esecutivo difendeva così questi personaggi?”. “Se non avessimo denunciato la vicenda – fa eco Loris Francini – oggi sarebbero coinvolti anche i nostri allevatori”.
Ancor più pesanti gli interrogativi sollevati dal capogruppo Luigi Mazza: “Si tratta solo di errori dovuti alla sfortuna? Prima il caso Cogetech, ora questo. Secondo noi è qualcosa di più. Quali sono gli interessi nascosti? E’ ben nota la conoscenza tra Cignoli e Paride Andreoli”. “La verifica andrà fatta in tutti i settori – conclude Giuseppe Guidi – il Governo dovrà dirci quali sono le attività a rischio e agire di conseguenza: o si mettono in regola o lasciano San Marino”.
Francesca Biliotti