DdC: “Troppa improvvisazione sul tema dell’Europa”

Hanno già presentato due progetti di legge e si dicono curiosi di verificare l’atteggiamento della maggioranza su questo argomento. “Riteniamo – afferma il coordinatore, Marco Podeschi – si debba fare un serio approfondimento”. Ma le contestazioni dei DdC non si fermano qui: perplessi sulla conferenza stampa romana accusano il Governo di aver fatto carta straccia dell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità, in cui si chiedevano incontri politici che non ci sono stati. Nel prossimo Consiglio Grande e Generale si preparano a dare battaglia: intendono promuovere un documento per fare chiarezza sul processo Biagioli e per conoscere le responsabilità delle continue dilazioni. Poi la vicenda di Banca Centrale; vogliono conoscere l’esito della Due Diligence e capire i costi sostenuti per l’attività dello Studio Cera, la società di consulenza arrivata insieme al Presidente Reggia. Chiedono lumi anche sul progetto economico dell’esecutivo, le sue intenzioni sul sistema finanziario, le iniziative per affrontare al meglio il decreto incentivi e lo stato dei conti pubblici. “La situazione è pesante – affermano Lonfernini e Mularoni – il Governo appare assolutamente inadeguato”. Non li spaventano eventuali elezioni anticipate, il dialogo aperto con gli Europopolari prelude ad un ampio disegno: il tempo delle divisioni – affermano – è finito, la politica deve dare il meglio di sé e lavorare su un progetto serio per il paese”.

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