I decreti antiriciclaggio, in sintesi

I decreti antiriciclaggio, in sintesi.
Il primo decreto riguarda l’organo di controllo ossia l’agenzia di informazione finanziaria, le sue caratteristiche, le autonomie, i poteri. Ne fissa l’indipendenza sul piano logistico, di custodia e protezione dei dati della banca centrale.
Definisce i requisiti di professionalità e onorabilità del direttore e del vice direttore e soprattutto le incompatibilità, tra queste il non avere incarichi di natura politica ma anche l’incompatibilità con la qualità di socio, amministratore, direttore, sindaco, revisore, funzionario, dipendente revisore contabile dei soggetti finanziari.
Il secondo tratta del trasferimento di denaro, titoli, e valori mobiliari da e verso l’estero. Indica le modalità di dichiarazione, a richiesta del personale di polizia, per ogni persona fisica che entra o esce dal territorio della repubblica con una somma di denaro superiore ai 10 mila euro, ma prevede anche gli adempimenti in altri casi.
Il terzo sancisce l’estinzione e la regolarizzazione dei libretti al portatore. Si applica a quelli con saldo superiore a 15 mila euro, non estinti e non regolarizzati entro il 31 dicembre 2010, e a tutti gli altri che risultano in essere al 1° gennaio 2012.
L’ultimo prescrive le modalità di trattamento dei fondi congelati e prevede che l’agenzia di informazione finanziaria comunichi al commissario della legge l’avvenuto provvedimento di congelamento, oltre alla procedura di amministrazione dei beni e alla nomina di un amministratore.
Myriam Simoncini

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