Decreto Npl: tentativo di mediazione sugli emendamenti dell'opposizione all'articolo 3
Seduta pomeridiana sospesa in anticipo per cercare una sintesi sulla garanzia a carico delle banche. Per il Movimento Rete c'è conflitto di interessi per l'avvocato Matteo Mularoni
Dopo l'accordo 'bipartisan' che ha prodotto ieri l'emendamento condiviso che istituisce un organismo di sorveglianza che relazionerà ogni sei mesi alla Commissione finanze sull'andamento della cartolarizzazione, l'aula è tornata a confrontarsi sugli altri, numerosi, emendamenti al decreto.
Respinto, in avvio di seduta pomeridiana, 29 a 17 quello del Gruppo Misto che mirava ad introdurre la rendicontazione obbligatoria e trasparente delle spese sostenute per la cartolarizzazione ma anche per tutte le partecipate e gli enti pubblici.
Dopo un lungo dibattito sugli emendamenti all'articolo 3 del decreto - di Rete, Gruppo Misto e Repubblica Futura – che combinati tra loro, puntano ad elevare il pegno di garanzia a carico delle banche, escludendo che possa essere destinato anche ai costi di gestione, la seduta pomeridiana è stata sospesa alle 19 nel tentativo di trovare una mediazione con maggioranza e Governo entro la ripresa dei lavori per la seduta serale.
In un comunicato, intanto, Rete stigmatizza la lievitazione, in pochi giorni, dei costi di gestione della cartolarizzazione da 5 a 35 milioni e definisce inquietante il conflitto di interesse latente che a suo parere coinvolge l'avvocato Matteo Mularoni per il suo ruolo nella genesi della legge e i suoi rapporti con vari soggetti coinvolti.
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