Ogni protesta va tutelata, non attaccata. Così la Csu a proposito delle dichiarazioni - ritenute "sconcertanti e allarmati" - del consigliere di Repubblica Futura Zanotti che si è detto profondamente scosso dalle magliette esposte da un gruppo di insegnanti durante la manifestazione "Sportinfiera", e dal significato "rivoluzionario" e "antisistema" che un paio di forbici disegnate sopra di esse poteva portare. Fossimo in Zanotti, rimarca la nota, ci preoccuperemmo di spiegare al paese la strada che si vuole percorrere sul settore bancario e come la si vuole “democraticamente” finanziare, e a spese di chi. È avvilente, per la Csu, che ci si nasconda dietro agli obblighi dei cosiddetti “pubblici ufficiali” per tentare di screditare l’ulteriore bella iniziativa degli insegnanti di sabato scorso, che non ha per nulla screditato la manifestazione di Sportinfiera 2018. Le affermazioni di Zanotti, prosegue la nota, fanno il paio con quelle del Segretario Podeschi e non fanno che confermare il retroterra dal quale nasce la forma di “governo per decretazione”; l'idea in virtù della quale chi vince le elezioni possa comandare. Ma comandare, insiste la Csu, non è governare. La protesta, sottolinea la nota, è un elemento importantissimo del percorso democratico, esprime la volontà di partecipazione, di essere parte attiva, in particolare quando questa possibilità è stata negata.
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