Una lettera ai membri del congresso di stato per chiedere di farsi carico di un versamento alla tesoreria di stato di 430 mila euro, a titolo di rimborso, per aver deliberato un pagamento non ratificato dalla commissione di controllo della finanza pubblica. E’ il capogruppo di alleanza popolare a spiegare il perche’ di questa richiesta sottoscritta dai 5 consiglieri del suo partito. Oggetto del contendere una convenzione stipulata nel ’99 tra eccellentissima camera e congresso di stato e diocesi San marino Montefeltro. Relativa alla ristrutturazione della casa esercizi spirituali san Giuseppe di Valdragone. 'Nel 2002, quando eravamo al governo - ha detto Masi - sospendemmo il pagamento e allo stesso tempo chiedemmo di rinegoziare la convenzione. La delibera del congresso infatti non era mai stata approvata dalla commissione di controllo della finanza pubblica perche’ prevedeva un aggravio per le finanze pubbliche senza controparte. Il governo successivo, nel 2003, dichiarava superato il provvedimenti di sospensione adottato dal precendete governo e disponeva l’effettuazione dei pagamenti in sospeso'. La commissione di controllo preso atto che la convenzione non risultava “novata” cosi’ come piu’ volte richiesto, non ratificava in sede di controllo successivo la delibera congressuale. Allo stesso modo non ratificava la nuova delibera adottata dal governo straordinario a dicembre dello scorso anno, nella quale veniva autorizzato il pagamento di 430 mila euro. Pagamento effettuato. Per alleanza popolare i segretari di stato devono pagare - visto l’articolo 113 della legge sull’ordinamento contabile dello stato, nel quale i membri del congresso rispondono in proprio e solidalmente nel caso in cui si dia esecuzione ad atti di spesa assunti con procedura d’urgenza e non ratificati in via successiva dalla commissione di controllo della finanza pubblica - secondo AP 100 milioni a testa di vecchie lire.
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