Accusano Governo e Patto di improvvisazione e approssimazione e lamentano l’assenza di previsioni di spesa utili al rilancio del Paese. “Manca – aggiungono – un piano strategico per il futuro”. I DdC sono particolarmente critici sull’imposta complementare sui servizi, l’una tantum, la tassazione sui premi assicurativi e sul tema dell’equità fiscale. Annunciano una serie di emendamenti e sostengono che la manovra economica causerà uno scontro sociale senza precedenti. Si dichiarano d’accordo con i Commercialisti sul piano di sviluppo e valutano positivamente la posizione dell’Anis sull’Unione Europea.
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