ALLEANZE POST VOTO

Democrazia e Libertà sulla richiesta di escludere RF: "Sarebbe stato un segnale di forte discontinuità"

Così Pdcs e AR sull'incontro con Libera e Psd alla vigilia della dichiarazione sugli apparentamenti. E ritrovano con Via Rovellino "la storica comunità di visione sui grandi temi"

Si avvicina a grandi passi il 20 maggio, giorno dell'apertura della campagna elettorale. Nel frattempo c'è un'altra scadenza il 9 del mese, termine ultimo per determinare gli spazi di affissione di propaganda elettorale e verificare, tra le altre cose, le liste dei candidati. Il clima si scalda, gli apparentamenti hanno chiarito le volontà di partiti e movimenti su possibili alleanze post voto, ma non mancano i retroscena. Alla vigilia delle dichiarazioni, in un incontro di Democrazia e Libertà con Libera/PS – PSD, è stato infatti valutato se escludere Repubblica Futura. C'è chi parla di pressing da parte del Pdcs sul partito di Ciacci, affinché le due coalizioni si indicassero reciprocamente tenendo fuori RF.

Alla fine, come noto, entrambe hanno dichiarato di essere disponibili, dopo il 9 giugno, a negoziare con tutti per formare una maggioranza di almeno 35 consiglieri. Democrazia e Libertà conferma l' “approfondito confronto tra le due coalizioni, che si propongono entrambe come forze rappresentative alla guida del Paese”. Incontro nato – spiegano - “per valutare potenziali sinergie”. “Desta particolare preoccupazione – continuano Dc e AR - il raggruppamento nella lista di Repubblica Futura di esponenti della vecchia coalizione Adesso.sm ed il tentativo di organizzare una pericolosa restaurazione dell’assetto politico che ha portato il Paese all’isolamento e al tracollo finanziario con una forte crisi di liquidità, due risoluzioni bancarie, un forte deficit di bilancio e artifici contabili atti a mascherare un debito fuori controllo”.

Per Democrazia e Libertà l’esclusione di RF avrebbe rappresentato “un segnale forte di discontinuità con il passato, ma anche uno stimolo per alcuni esponenti di Repubblica Futura a guidare un vero rinnovamento interno”. “Ciò – commentano con rammarico - non è stato”. Al contempo dicono di accogliere con favore la convergenza, su questa possibile scelta, con il PSD, con il quale, dopo le turbolenze degli ultimi mesi, stanno ritrovando – si legge - “la storica comunità di visione sui grandi temi per il Paese”. Nel frattempo la coalizione guidata da Libera e Psd è impegnata in una due giorni di confronti con le altre forze politiche. Oggi con Rete e Demos – che hanno escluso possibili alleanze con Democrazia e Libertà. Domani tocca a tutti agli altri, tra cui Dc e AR.

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