Democrazia in Movimento: "Scardineremo il sistema che governa in modo parassitario"
Democrazia in Movimento schiera la squadra al completo. C'è grande entusiasmo. “Siamo un gruppo compatto, noi”. E con queste parole arriva la prima stilettata di Alessandro Rossi agli avversari. E' un attacco a discrezionalità, interessi privati nelle istituzioni a discapito della pubblica utilità, ad una politica al servizio dei potenti, alle tangenti, a chi ottiene prestiti dalle banche senza garanzie e lascia debiti, a chi piega le leggi. E' una guerra ad un intero sistema “che imbriglia il paese e lo sfrutta”, dice Luca Lazzari. Ce n'è per tutti. “Il sistema clientelare/parassitario della DC e quello oligarchico/moralista di AP – dicono Massimo Valentini, Emanuele Santi, Adele ed Elena Tonnini - sono due facce della stessa medaglia”. Ed eccolo l'antidoto, arriva da chi – dicono - non ha mai approfittato a fini personali, nè avuto ruoli apicali. Promettono di eliminare la prescrizione dei reati che ledono l'interesse pubblico; di rilanciare l'economia dal basso; di eliminare privilegi e strapotere dei segretari di Stato, privandoli del potere di spesa ed obbligandoli alla trasparenza di ogni atto. “Sottoporremo la politica al giudizio dei cittadini – annunciano - condividendo ogni scelta”. A nulla serve insinuare accordi sottobanco con la DC, AP o chiunque altro, rimarca Roberto Ciavatta: “Noi siamo e stiamo in mezzo alla gente, i nostri occhi parlano come la nostra storia”. Democrazia in Movimento si prepara alla resa dei conti. Nel servizio l'intervista ad Elena Tonnini
Monica Fabbri
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