Depositati 5 referendum sulle riforme istituzionali
Un Comitato promotore per cinque quesiti referendari, uno per ogni legge approvata in Consiglio Grande e Generale sulle riforme istituzionali. Claudio Gennari di Sinistra Unita, Lorenzo Bertozzi dei Popolari, Alberto Selva di Alleanza Popolare e Massimo Cenci del Nuovo Partito Socialista, anche in rappresentanza delle rispettive forze d’opposizione, hanno deciso di ricorrere all’ultimo strumento a loro disposizione per tentare di bloccare il processo di riforma. L’emendamento presentato in Consiglio infatti, che chiedeva di sottoporre l’intero pacchetto al referendum confermativo, era stato respinto dall’Aula. L’opposizione ha così deciso di ricorrere all’iniziativa popolare, ed il primo effetto ottenuto è proprio quello di sospendere l’entrata in vigore. Fino a che il referendum non si sarà svolto, infatti - sempre che il Collegio dei Garanti dichiari ammissibili i quesiti - le leggi di riforma non entreranno in vigore. “Questa riforma non ci piace – afferma Alberto Selva – noi l’abbiamo sempre caldeggiata, ma non con questi contenuti”. “Ed anche gli emendamenti – gli fa eco Claudio Gennari – presentati all’ultimo momento per la seconda lettura rappresentano un metodo usato dal Governo che non può essere accettato”. “Abbiamo poi l’impressione – conclude Massimo Cenci – che i cittadini sappiano ben poco degli effetti di questa riforma. Il referendum vuol essere un modo anche per informarli correttamente di ciò che essa comporta”.
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