Il destino del Medio Oriente è il tema cruciale della 65° Assemblea generale dell’ONU

"Quando torneremo qui l'anno prossimo potremmo avere un accordo che ci porterà un nuovo membro delle Nazioni Unite: uno stato indipendente di Palestina, che vive in pace con Israele". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel discorso all'Assemblea generale dell'ONU. Chi appoggia l'esistenza di una Palestina indipendente – ha aggiunto - deve smettere di tentare di distruggere Israele perché si scontrerà con l'opposizione incrollabile degli Usa. Poi il presidente americano ha parlato della situazione iraniana. La porta resta aperta alla diplomazia, se Teheran sceglierà di varcarla. Ma Obama chiede un impegno chiaro e credibile sul programma nucleare, di cui non è riuscita a dimostrare la natura pacifica, alimentando i sospetti della comunità internazionale. Durante il discorso del presidente, spiccava l’assenza della delegazione israeliana, interpretata come una risposta all’ apertura sull’Iran. Subito risolto il giallo diplomatico: le sedie vuote erano dovute alla festa ebraica di Sukkot, che proibisce, per gli ebrei più osservanti, qualsiasi attività ufficiale.

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