GESTIONE PARCHEGGI

Dibattito acceso alla serata sulla convenzione Sinpar organizzata dal Segretario Pedini Amati

Questione annosa che riempie la Sala Ex International di Borgo Maggiore

Un lungo excursus, dal 1990 ad oggi: 4 convenzioni Stato-Sinpar rinnovate negli anni per la gestione parcheggi, un esborso totale per le casse pubbliche già di 50 milioni di euro. E in proiezione altri 18 milioni per un totale di 68 milioni alla scadenza. 

Una minuziosa ricostruzione dei fatti, la raccolta di grafici e tabelle, frutto di almeno tre anni di lavoro dei tecnici della Segreteria, per “dimostrare che i conti non tornano”. Il Segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati, porta all'attenzione dei cittadini i numeri e gli effetti di quella che definisce una “convenzione capestro, causa di perdite continue per lo Stato”. Sala piena: tra il pubblico membri di Governo, rappresentanti di maggioranza e opposizione, sindacati, mondo economico ed anche i soci Sinpar.

Nel 2033 la scadenza naturale del contratto: “Se ora si presentasse disdetta, in base all'articolo 20 della convenzione – rileva il Segretario - occorrerebbe corrispondere alla società il mancato guadagno degli anni rimanenti - 6,6 milioni di euro - più 2,3 milioni di penale, per un totale di 8,9 milioni; se invece si rispettasse il termine, la cifra finale a carico dello Stato ammonterebbe a 17,2 milioni. Evidente il risparmio. C'era tempo fino al 30 aprile per riaprire la trattativa, la Segreteria ne aveva il mandato, ma – commenta amaro – "la strada indicata non rientrava tra le priorità del Governo”.

Non fa nomi, Pedini Amati, e non imputa responsabilità specifiche, neppure incalzato dal pubblico. “Tutti colpevoli, nessuno è colpevole” - dice, ma al contempo respinge con forza le illazioni di chi lo vuole impegnato sulla Sinpar perché mosso da conflitto di interesse. A precisa domanda poi, se sia pensabile o meno una proroga per riaprire la trattativa, il Segretario però si chiama fuori: “io non me ne occuperò più - conferma - ma spero che il problema sia risolto dal prossimo Governo”. 

Spazio agli interventi dei presenti. “Il 'Parcheggione': la madre di tutte le tangenti”, la voce che si leva dal pubblico. “Erano gli anni del via vai delle valigette piene di soldi” - dice Agostino Corbelli. Non ci sta Enzo Zafferani: da Amministratore della Sinpar fin dalla prima ora, prende la parola e rimanda le accuse al mittente: “Affermazioni che offendono - dice - in particolare la memoria di colei che questo parcheggio lo ha fortemente voluto: Clara Boscaglia”. Poi, nel merito, aggiunge: “Sinpar paga circa 130mila euro all'anno di imposte e il parcheggio multipiano alberga quotidianamente, in maniera gratuita, più di 120 macchine dello Stato. La sommatoria di questi due fattori – sottolinea infine - va a vantaggio dello Stato, che negli ultimi 6 anni ottiene così un risultato positivo”.

Ma il confronto più acceso e prolungato è con il segretario della Dc. “Tutti siamo concordi che prima ce ne liberiamo meglio è - dice Gian Carlo Venturini rivolgendosi a Pedini Amati, a proposito della convenzione -, ma manca il nocciolo finale, un ultimo tassello” rispetto alle cifre illustrate, cioè “1 milione di euro all'anno di costi di bilancio, tra spese per i dipendenti ed altre voci (senza entrare nel capitolo manutenzioni), oggi a carico di Sinpar, - precisa - ma un domani, con l'eventuale risoluzione, anche queste sulle spalle dello Stato. I costi vanno valutati tutti. Dobbiamo giustificare ai cittadini – sostiene infine - se sia equo oppure no”.

Insiste invece sulla completezza delle stime Pedini Amati, e sgombra il campo sulla correttezza dell'operato suo e della delegazione di Governo al tavolo delle trattative, così come dei membri di maggioranza partecipanti alle riunioni (ben 23 incontri da inizio legislatura). E va oltre: “Nessuno di noi ha mai proposto alla Sinpar 12 milioni – precisa – sono stati chiesti dalla controparte come cifra di partenza, ma non abbiamo detto sì, rilanciando semmai con l'importo di 6,5 milioni. Solo in una seconda fase si è arrivati alla mediazione dei 9 milioni di euro. Ma la trattativa si è interrotta”.

Nel video l'intervista a Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo. 

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