E’ la serata dei vecchi della politica e Gabriele Gatti approfitta della platea per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “sono stato oscurato dalla televisione e dai miei amici della Dc” di lì l’attacco all’attuale dirigenza del Partito. “fenomeni che producono la morte della Dc di fronte a una sinistra che si sta unificando. “bisogna fare un polo di coloro che non si riconoscono in quegli ideali. E definisce l’attuale democrazia cristiana un partito che sta perdendo la sua anima e la sua forza. Tito Masi di alleanza popolare, ammette di essere stato per anni nemico di Gatti, ma condivide ora l’analisi dell’ex segretario agli esteri. Nell’evoluzione del sistema democratico, ammette Masi, dobbiamo andare verso il sistema dell’alternanza. Il progetto di unione Pss Pdd non è ben definito e non ha una chiara collocazione politica. In questo momento, per l’esponente di Ap bisogna mettere in crisi il disegno politico che intende dare continuità a questo governo anche dopo le elezioni. I rappresentanti della sinistra chiamati in causa sul progetto di unificazione, ricordano come l’unificazione Pss e Pdd sia propria dei due partiti. per Emilio della Balda non si può stabilire dall’esterno come va fatta l’unificazione. “Stiamo lavorando per l’alternanza, ma prima sono necessarie le regole” il processo di unificazione dei riformisti e’ una cosa seria, prosegue Della Balda e ci vorrà comunque del tempo perché la gente riacquisti fiducia nella classe politica. “ lo spauracchio dell’unificazione fa dormire sonni poco tranquilli a Democrazia cristiana e Alleanza Popolare, commenta Antonio Volpinari, un processo che viene portato avanti dagli altri in termini molto strumentali, ma che è ineludibile. I due partiti, prosegue Volpinari, hanno trovato una linea comune per il bene del paese e le tre forze che costituiscono il governo straordinario hanno trovato un intesa che sta portando avanti gli impegni sottoscritti nell’accordo del governo straordinario. Sulla necessita di rinnovamento dei due poli, interviene anche Fausta Morganti: “Va fatta anche una riflessione sul ruolo e potere della Dc all’interno del paese. la politica deve andare verso governi che si alternino e lavorino sui problemi del paese”. Infine sull’unificazione ammette che sarà un lungo processo all’interno dei due partiti della sinistra.
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