Dibattito di apertura della Festa dei Popolari.
Politica, economia, riforme, un confronto a tutto tondo quello che ha visto protagonisti esponenti del governo, della maggioranza, delle opposizioni, delle categorie economiche. Un dibattito che ha preso in esame i diversi aspetti della vita politica che attravesa il Paese. Critiche le associazioni degli imprenditori per una serie di scelte mancate, per quella il segretario dell’Anis Giorgi e il presidente dell’Usc, Arzilli, definiscono un progressiva perdita di competitività del sistema sammarinese. A difendere l’azione del governo il Segretario di Stato alle Finanze, Pier Marino Mularoni, che evidenzia una ripresa economica e l’inversione di tendenza nei conti pubblici. Il bilancio 2003, spiega, chiuderà in attivo, contrariamente a quanto previsto. Sottolineati da Mularoni gli impegni sul fronte delle intese internazionali, come gli accordi bilaterali e quello con l’Ecofin, a suo giudizio forieri di nuove opportunità. Non la pensano così tutti gli esponenti della politica, che non hanno mancato di ribadirlo. Lo ha fatto Mario Ventutrini di Alleanza Popolare, puntando il dito su alcune scelte in campo economico e finanziario, come pure Giuseppe Rossi, dei Sammarinesi per la Libertà. Da Glauco Sansovini, di Alleanza Nazionale, osservazoni sulla questione del frontalierato e del sistema pensionistico, in un battibecco con il Segretario generale della CDLS, Marco Beccari. Poi la questione del governo straordinario, contestato dalle forze di minoranza, difeso soprattutto dal Segretario del Partito dei Democratici, Giuseppe Morganti. Dovremo fare – ha detto – in 18 mesi quello che non si è fatto in 20 anni, lasciateci lavorare e vedrete. Critico Morganti con quelle forze che invece di rimboccarsi le maniche – ha detto – hanno scelto di restare sulla sponda della critica. Affermazione contestata da Rossi Sansovini e Venturini. Divergenti le posizioni anche sul rapporto che San Marino dovrebbe avere con l’Unione Europea.
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