DiM sullo scontro con i vertici Carisp: "Di fronte a continue intimidazioni non rinneghiamo toni e modalità di quel confronto"
Caso Elena Tonnini – Andrea Rosa: dopo la notizia dello scontro verbale acceso di mercoledì pomeriggio avvenuto in Cassa di Risparmio tra gli esponenti di Democrazia in Movimento, Roberto Ciavatta ed Emanuele Santi, e i vertici Carisp, con una nota oggi la coalizione tiene il punto e non rinnega né i toni né le modalità di quel confronto, perché – scrivono i due movimenti - “di fronte alle continue intimidazioni e pressioni da parte di chi, a nostro avviso, sta sfruttando e spremendo la banca come fortino politico e per pagarsi viaggi, cene e consulenti amici, non c’è pacatezza che tenga”. Dim rende atto proprio ad Andrea Rosa di aver dimostrato, in quella sede, ragionevolezza decidendo infine “di ritirare la richiesta di tutela legale appena approvata da Cassa di Risparmio” per le dichiarazioni pubbliche sul suo conto fatte dalla Tonnini, e di attivarsi nel caso in maniera individuale. “Siamo consapevoli – ammettono Rete ed Mdsi - dell’amarezza e dello sconforto della popolazione di fronte ad un clima politico e sociale di scontro aperto, ma – aggiungono - non possiamo rimanere inermi di fronte a chi utilizza il proprio potere per colpire chi non si schiera con il governo e chi non tace alle sue malefatte”. Cassa di Risparmio al momento non commenta l'accaduto e rinvia tutto ai prossimi giorni.
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