DiM sul caso Bcsm-Cis e su Cassa di Risparmio: "La politica ha il dovere di indagare"
Ripercorre quanto detto ieri in Consiglio, Federico Pedini Amati (Mdsi), e si concentra sul presunto acquisto da parte di Bcsm di titoli privi di rating dal Cis, oggetto di indagine da parte del Tribunale. 49 milioni di euro, corrispondenti all'ammontare del Fondiss accantonato in Via del Voltone: “Se avessero girato i denari della collettività, senza aver coinvolto il comitato che gestisce i fondi del secondo pilastro, - sostiene - sarebbe particolarmente grave. Ancor di più se lo avessero fatto per sistemare i passivi di un particolare debitore”. Quindi una domanda: “Come può il CCR non sapere?” La giustizia farà il suo corso ma la politica, per DiM, ha il dovere di indagare. "Se non lo - rimarca Pedini Amati - dimostra di essere 'schiava', ancorata al passato". "Il nostro intendimento - afferma Roberto Ciavatta (Rete) - è di cercare di recuperare i soldi del Fondiss attraverso ogni opportuno procedimento ispettivo; chiediamo - aggiunge - che vengano sospesi tutti gli atti compiuti da Savorelli sin dall'inizio del suo mandato, in attesa di verificare che abbia agito correttamente e non sia stato eterodiretto; vogliamo maggiori garanzie sui fondi pensione; e che si avviino indagini sui rapporti, che risultano essere frequenti, tra l'ex dg Bcsm, Siotto, Confuorti, altri personaggi sammarinesi in vista, e membri del Congresso di Stato. Recuperare i 50 milioni - chiosa - non vuol dire che il Cis debba saltare. Il nostro interesse è di tutelare l'intero sistema". L'arco parlamentare, per Elena Tonnini (Rete), è incapace di ragionare con spirito critico su ciò che è emerso in questi mesi. “Il disegno criminale sul Paese continua – dice - non si ferma alla eventuale compravendita di titoli tra Bcsm e Cis. Qui entra in gioco anche Cassa di Risparmio con i possibili contatti tra Confuorti e l'ex Cda legato a Monte dei Paschi. Va rimesso in discussione – sollecita la Tonnini - il bilancio che indica mezzo miliardo di perdite al solo scopo di affossare la banca”. Da Lazzaro Rossini (Mdsi) un appello ai nuovi consiglieri, soprattutto di maggioranza: “Dispiace vedere che non si accorgano di ciò che succede loro intorno - commenta - è un brutto messaggio, gli errori sono sempre gli stessi: si preferisce difendere a prescindere il proprio gruppo consiliare a discapito di ogni visione logica al di fuori di esso”. Gli fa eco Davide Forcellini (Rete): “I nuovi si fidano 'a scatola schiusa' delle scelte dei veterani, il loro è un silenzio imbarazzante, capace solo di alimentare un clima omertoso che li rende corresponsabili di certe scelte”. “Nessuno - concludeEmanuele Santi (Mdsi) - può dire che non avevamo preannunciato cosa poi sarebbe accaduto. Questo disegno va avanti, molte persone restano al loro posto, Segretari di Stato in primis. Speriamo tuttavia che in questa maggioranza ci sia un sussulto. Le carte parlano – osserva - gli elementi ci sono tutti. Da semplice ingenuità a malafede, il passo è breve”.
Nel video l'intervista a Roberto Ciavatta, capogruppo Rete.
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