Un attacco becero e vile. Azioni dal sapore malavitoso non fermeranno l'impegno del sindacato unitario nella tutela dei diritti di lavoratori e pensionati e nella massima salvaguardia delle risorse del primo e secondo pilastro previdenziale. Così il Direttivo CsdL che non ritiene un caso l'arrivo della missiva diffamatoria poche settimane dopo lo sciopero generale che chiedeva verità sulla situazione delle banche e assolute garanzie per i risparmi previdenziali. Tutta la Csu rilancia la richiesta di modificare la governance di Fondiss, per fare in modo che i rappresentanti degli unici titolari di quelle risorse – vale a dire il sindacato e le associazioni di categoria - abbiano nel Comitato Amministratore una rappresentanza maggioritaria. No invece alla proposta di Banca Centrale di trasformare le risorse del primo pilastro in obbligazioni a 3-5 anni delle singole banche, con la garanzia dello Stato. Una manovra estremamente pericolosa, scrive la Csdl, che metterebbe a rischio l'integrità e la solvibilità dei fondi pensionistici. Critico il giudizio sul Piano di stabilità nazionale: “non c'è nessun progetto di sviluppo per il paese mentre grandissimo spazio è sempre dedicato alle banche, come se si volesse ancora puntare principalmente su quel settore, dopo gli anni di ubriacatura in cui molti si erano cullati nel mito di San Marino come piazza finanziaria”. C'è sempre allarme sulla riforma delle pensioni. Tamagnini smentisce Santi che in tv ha affermato che sarebbe in corso il confronto col sindacato. Non vorremmo, dice, che il Governo ci spiazzi con un blitz in Consiglio. Il Segretario CSdL ribadisce l'appello al confronto e alla coesione sociale e per sottolineare questa esigenza di coesione tra tutte le forze sane del paese, "#INSIEMEper" è la parola d'ordine deliberata per il Congresso Confederale in programma dal 29 al 30 novembre. Molto simile l'analisi del Confederale della Cdls, che si è tenuto ieri: ribadita la solidarietà ai dirigenti sindacali bersaglio della lettera anonima, così come il collegamento con la denuncia di Tamagnini e Montanari di una minore attenzione rispetto ai criteri di assegnazione dei 60 Milioni del secondo pilastro. Sul tavolo anche l'avvio della trattativa sul contratto banche, e tra i punti fermi c’è la richiesta di massima trasparenza sui costi dei cda bancari, insieme al Piano Nazionale di Stabilità. La CDLS invita il Governo a “non procedere a colpi di maggioranza” e a inserire tra gli obiettivi dell’agenda programmatica l’equità fiscale. Gli unici ad aver aumentato la contribuzione fiscale, ricorda, sono stati i lavoratori dipendenti con un +25% e i pensionati con + 100%, mentre la metà delle società dichiara redditi pari a zero e circa il 40% degli operatori economici meno di 15mila euro all’anno.
Sonia Tura
Sonia Tura
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