Si è chiusa ad ora molto tarda la lunga notte della Democrazia Cristiana e della segreteria Lonfernini, una delle più difficili riunioni dei dirigenti democristiani, anche se negli ultimi mesi di momenti delicati non ne sono mancati. Al centro della discussione la questione Francini, già tormentata di suo e ulteriormente complicata dalle pressanti sollecitazioni arrivate dall’area sociale della DC, che aveva chiesto esplicitamente a Francini di fare un passo indietro. Alla fine, dopo una discussione sicuramente lunga, probabilmente tesa e burrascosa, la DC ha trovato un punto di convergenza. Accolta dalla direzione e dal Gruppo Consigliare, in seduta congiunta, la disponibilità del Segretario di Stato per gli Affari Interni a rimettere il proprio mandato prima della sessione consigliare di fine mese, qualora non emergano elementi di novità sul piano giudiziario tali da far rivedere questa posizione. In definitiva Francini è pronto ad andarsene, a lasciare il proprio incarico entro il 28 gennaio, data di convocazione dell’assemblea parlamentare, ma solo se dalla magistratura non arriveranno novità di rilievo in merito al procedimento giudiziario aperto, sul caso patente. In questo caso, e se fossero di tono favorevole rispetto alla sua posizione, le dimissioni del Segretario agli Interni rientrerebbero. Una probabilità che a tutt’oggi appare, in verità, piuttosto remota considerati i tempi ristretti che intercorrono di qui alla riunione del Consiglio Grande e Generale.
Intanto però la democrazia cristiana si prepara all’appuntamento politico di aprile, l’assise congressuale: fissate definitivamente le date, 8, 9 e 10 aprile. Tre giorni di confronto dei numerosi delegati per definire non solo il progetto politico democristiano ma anche le persone che dovranno incaricarsi di portarlo a compimento. Di qui ad allora ogni fazione dovrebbe sparire. Direzione e Gruppo Consigliare hanno votato all’unanimità l’auspicio che nel più breve tempo possibile si arrivi allo scioglimento delle correnti interne in vista del congresso di aprile. In preparazione il PDCS terrà una conferenza politica il 29 gennaio sul tema “le nuove regole per la società sammarinese: la riforma della legge elettorale e della legge pensionistica; la sfida dei democratici cristiani sammarinesi”. Poco giorni dopo, la grande festa del tesseramento, che segna ogni anno un momento politico di rilievo nella vita della DC, il 18 febbraio al Multieventi.
Intanto però la democrazia cristiana si prepara all’appuntamento politico di aprile, l’assise congressuale: fissate definitivamente le date, 8, 9 e 10 aprile. Tre giorni di confronto dei numerosi delegati per definire non solo il progetto politico democristiano ma anche le persone che dovranno incaricarsi di portarlo a compimento. Di qui ad allora ogni fazione dovrebbe sparire. Direzione e Gruppo Consigliare hanno votato all’unanimità l’auspicio che nel più breve tempo possibile si arrivi allo scioglimento delle correnti interne in vista del congresso di aprile. In preparazione il PDCS terrà una conferenza politica il 29 gennaio sul tema “le nuove regole per la società sammarinese: la riforma della legge elettorale e della legge pensionistica; la sfida dei democratici cristiani sammarinesi”. Poco giorni dopo, la grande festa del tesseramento, che segna ogni anno un momento politico di rilievo nella vita della DC, il 18 febbraio al Multieventi.
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