Partiti e governi hanno gestito il Paese alla giornata dimostrando incompetenza, superficialità e disinteresse per i sammarinesi. Hanno trascurato la scuola, la formazione, il bilinguismo e l’informatica. Non hanno diffuso lo spirito critico e la conoscenza; non hanno promosso il senso di appartenenza alla Nostra Terra; non si sono aperti al mondo circostante e a nuove esperienze. Il risultato è di 1200 disoccupati sammarinesi e 6000 frontalieri, con l’aggiunta del lavoro nero. Il movimento PER SAN MARINO non accetta questa situazione e propone una incisiva riforma della formazione, gestita dall’Università, per rispondere adeguatamente alle esigenze delle imprese e dello Stato in termini di risorse umane professionalizzate; per programmare i posti di lavoro disponibili o da creare nei prossimi anni; per migliorare la competitività sui mercati internazionali. Il movimento PER SAN MARINO vuole un forte contrasto al lavoro nero che è una forma odiosa e scellerata. Si doveva fare in passato, ma oggi è una priorità assoluta.
Comunicato stampa
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