Il governo italiano incassa l’incoraggiamento dell’Unione europea per le misure contro la crisi, ma fa i conti con le dure proteste delle categorie interessate dalle liberalizzazioni. Proteste, come quelle di tassisti e benzinai, che determinano disagi nella gente. Proteste che però non scoraggiano Monti. Il presidente del Consiglio conferma al presidente dell’Unione europea Van Rompuy che entro la settimana il governo varerà le nuove misure. Gli interventi arriveranno anche se, come avrebbe chiesto Parigi, slitterà l’atteso vertice di Roma previsto per venerdì tra Monti, la signora Merkel e Sarkozy.
L’atteggiamento deciso di Monti piace a Van Rompuy, secondo il quale “L’Italia sta andando nella direzione giusta”. E da Palazzo Chigi il presidente dell’Ue lancia l’allarme per il rallentamento dell’economia del Vecchio continente, che può avere effetti durissimi sull’occupazione.
Mentre alla Camera in commissione parte l’esame del Milleproroghe, con oltre 800 emendamenti anche su pensioni, banche ed autostrade, Monti continua il confronto con le forze politiche che lo sostengono. Dopo gli incontri separati di venerdì, tenuti poco prima della tegola del rating di Standard and Poors sull’economia italiana, il presidente del Consiglio invita a pranzo Alfano, Bersani e Casini, per la prima volta tutti insieme in quello che ha avuto tutta l’aria di un classico vertice di maggioranza.
Niente rimpasti, conferma Casini dopo tre ore di incontro, mentre Bersani auspica l’impegno di tutti per un’agenda di riforme istituzionali da varare prima della fine della legislatura, e per una mozione unitaria di tutti i partiti sull’Europa.
Da Roma Francesco Bongarrà
L’atteggiamento deciso di Monti piace a Van Rompuy, secondo il quale “L’Italia sta andando nella direzione giusta”. E da Palazzo Chigi il presidente dell’Ue lancia l’allarme per il rallentamento dell’economia del Vecchio continente, che può avere effetti durissimi sull’occupazione.
Mentre alla Camera in commissione parte l’esame del Milleproroghe, con oltre 800 emendamenti anche su pensioni, banche ed autostrade, Monti continua il confronto con le forze politiche che lo sostengono. Dopo gli incontri separati di venerdì, tenuti poco prima della tegola del rating di Standard and Poors sull’economia italiana, il presidente del Consiglio invita a pranzo Alfano, Bersani e Casini, per la prima volta tutti insieme in quello che ha avuto tutta l’aria di un classico vertice di maggioranza.
Niente rimpasti, conferma Casini dopo tre ore di incontro, mentre Bersani auspica l’impegno di tutti per un’agenda di riforme istituzionali da varare prima della fine della legislatura, e per una mozione unitaria di tutti i partiti sull’Europa.
Da Roma Francesco Bongarrà
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