Dopo le critiche di Galan a Tremonti, il Pdl si schiera accanto al ministro dell’Economia
Il giorno dopo il grande gelo verso Giulio Tremonti dell’ala forzista del Popolo della Libertà, il ministro dell’Economia incassa dichiarazioni di solidarietà e sostegno: non solo dal partito ma dallo stesso Berlusconi. In un lungo faccia a faccia, al presidente del Consiglio italiano, che gli ha confermato fiducia zittendo, fra gli altri, il ministro Galan e Claudio Scajola, Tremonti ha ribadito che l'economia va meglio, ma non tanto da avere "crostate" da spartire. Insomma, i conti pubblici vanno tenuti sotto controllo e le tasse non si possono abbassare: gli unici interventi possibili in materia fiscale ora sono quelli nel senso della semplificazione. Pontieri come Gasparri e la Prestigiacomo invitano tutti a “darsi una calmata” e a non dare a Tremonti colpe che non avrebbe; ma la situazione interna al Pdl rimane tesa: lo sottolineano diversi esponenti dell’opposizione che vedono nel rimpasto di governo in agenda per la prossima settimana un ulteriore segno di debolezza dell’esecutivo. Ma anche la Lega non sta a guardare: in diverse realtà del nord il Carroccio correrà alle amministrative sganciato dal Pdl. E i leghisti temono per il risultato a Milano di Letizia Moratti. Il sindaco di Milano ha annunciato di avere una lettera di dimissioni irrevocabili da parte di Roberto Lassini, il candidato alle comunali nel capoluogo lombardo che aveva fatto affiggere manifesti contro i magistrati e che pure sostiene di aver ricevuto una telefonata di solidarietà dal presidente del Consiglio. E, alla vigilia della Pasqua, l’immigrazione resta in primo piano. In una lettera al Papa, Berlusconi sottolinea l’accoglienza generosa offerta dall’Italia ai clandestini. Ma il Pd sottolinea che la situazione resta fuori controllo.
Da Roma Francesco Bongarrà
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