Dopo elezioni: l'iter per la formazione del nuovo esecutivo
Entro i primi di luglio, il Consiglio Grande e Generale si deve riunire per prendere atto dell’esito della consultazione, per nominare la Giunta Permanente delle Elezioni e per fissare la data della seconda seduta consiliare, che solitamente avviene entro 15 giorni dalla prima.
La Giunta Permanente delle Elezioni, composta di 5 membri ed eletta dal Consiglio Grande e Generale, ha il compito di riguardare i verbali ed eventualmente di esaminare i ricorsi. Dopodiché, la Giunta presenterà una relazione al Parlamento, consegnandola alla Reggenza. Durante la seconda seduta, il Consiglio Grande e Generale prende atto della relazione della Giunta. I 60 consiglieri eletti prestano, quindi, giuramento.
Segue la nomina dell’Ufficio di Segreteria, composto di tre membri, tra cui il Segretario di Stato per gli Affari Interni.
Di qui si procede alla formazione del nuovo Governo. La Reggenza affida il mandato esplorativo al partito di maggioranza relativa, come di consuetudine, oppure a quel partito che, a suo giudizio, abbia migliori probabilità di riuscita nella formazione dell’Esecutivo.
Il partito a cui è stato conferito il mandato deve avviare le consultazioni. Qualora ravvisasse le convergenze necessarie per formare una coalizione, si recherà dalla Reggenza per sciogliere la riserva e chiedere l’affidamento dell’incarico ufficiale. Dopodiché sarà sua cura presentare alla Reggenza e al Consiglio Grande e Generale il nuovo Esecutivo. Qualora ciò non fosse possibile, ha facoltà di chiedere una ulteriore consultazione prima di rinunciare al mandato.