Dopo il giuramento del Governo italiano, prime reazioni dai partiti sammarinesi
Nella maggioranza giudizi positivi sulla svolta. “Credo sia interesse di tutti avere un esecutivo nel pieno dei poteri”, commenta Roberto Giorgetti di Rf che si augura possano proseguire i contatti già instaurati con singole persone legate al Governo. Sulla stessa scia, Marica Montemaggi di Civico 10. “Finalmente si è giunti a un incarico politico”, dice. Anche Giuseppe Morganti (Ssd) è soddisfatto per l'affermazione di un esecutivo che rappresenta la maggioranza dell'elettorato, ma non nasconde un “pizzico di preoccupazione” per una “compagine mai sperimentata prima”.
Toni favorevoli anche dall'opposizione. Matteo Zeppa di Rete spera di allacciare subito rapporti. “E' la dimostrazione che si potrebbe fare qualcosa di diverso anche a San Marino”, dichiara, affermando di aver già avuto, in passato, contatti con 5 Stelle e Lega. Federico Pedini Amati (Mdsi) parla di buone relazioni con entrambe le formazioni e spera che il Governo possa realizzare quanto detto.
Dalla Dc arriva fiducia. La esprime Alessandro Cardelli che esorta alla ripartenza di un dialogo che, negli ultimi mesi, dice, si è “raffreddato”. Stessa critica da Alessandro Mancini del Ps che saluta “con piacere” la novità. “Il quadro è inedito – spiega – non essendoci una rappresentanza dei partiti storici”. Iro Belluzzi (Psd) augura buon lavoro alla politica italiana e invita quella sammarinese al dialogo, con l'augurio che si aprano canali con un Governo totalmente nuovo.
Sull'eventuale introduzione della flat tax le posizioni sono variegate. In maggioranza c'è chi assicura che la Repubblica resterà comunque competitiva e chi punta su un'apertura al mercato europeo. Dall'opposizione è un misto di preoccupazione, considerato anche l'inasprirsi – spiegano - della pressione fiscale, e di fiducia, con l'invito a lavorare internamente per ritagliarsi spazi di attrattività.
A ragionare sulla situazione italiana è anche l'informazione. Un “in bocca al lupo pieno di curiosità” è quello rivolto dal direttore di Rtv, Carlo Romeo, perché, scrive, “non si era mai vista una cosa del genere nei Palazzi romani”.
Mauro Torresi