Due coalizioni svelano nome e simbolo e si presenta la "Lista delle Persone Libere"
L'orologio ricorda alla politica scadenze sempre più vicine. Dopo la presentazione della Coalizione “Democrazia in Movimento”, ora tocca alle altre due svelare nome e simbolo. Lo faranno in settimana. Nel Psd la proposta di una lista unica con il Partito Socialista non piacerebbe ai democratici, poco propensi a ritrovarsi in minoranza dopo il distacco dei dem. E non è ancora risolta la diatriba con Morganti e i suoi. I Progressisti e Riformisti non hanno alcuna intenzione di dimettersi. “Non usciamo dal Psd – ribadisce Morganti – siamo noi l'espressione della linea congressuale e non siamo responsabili del cambio di rotta”. Una situazione insolita e paradossale, e c'è chi si chiede se verrà chiamato in causa il collegio dei probiviri. Il Psd, però, non vuole espellere nessuno, e ricorda che “sono già usciti da soli”. Tre coalizioni, dunque, e liste pronte a correre da sole, come “Rinascita Democratica Sammarinese” di Augusto Casali che sta raccogliendo firme e definendo i candidati. Guarda ai referendum e non nasconde l'irritazione per la scelta di Sammarinesi senza Confini di allearsi con Noi Sammarinesi. “Ci chiediamo cosa ci sia sotto – commenta Erik Casali – il voto agli esteri gliel'abbiamo dato noi, mentre Ns remavano contro”. Dopo la presentazione della lista “Sammarinesi”, il Movimento ha aperto le consultazioni per decidere con chi allearsi. Spiega di non voler perdere di vista capisaldi imprescindibili. Ma quali sono? Si va dai pari diritti per i residenti all'estero alla Riforma del Congresso di Stato fino alla riorganizzazione della Pa con la diminuzione della forbice fra pubblico e privato. “Se sceglieremo la coalizione tradizionalista saremo la parte innovatrice – spiegano da Ns. Nel caso della coalizione movimentista, faremo da punto di riferimento per quella cultura di governo in grado però di fare autoanalisi e rinnovarsi”. In corsa anche la Lista delle Persone Libere, che unisce 15 movimenti fra cui San Marino 3.0 e che si presenterà domani sera. Nell'attesa, a scaldare l'ambiente l'esito di un sondaggio Doxa pubblicato oggi sull'Informazione. Dà in testa con il 22% dei consensi la coalizione di Rete e MdSi. Segue – con un punto di distacco – quella formata da SSD, Civico 10 e Repubblica Futura. A picco, con il 14% , quella di Dc, Psd e Ps. Risultato che non sorprende Gerardo Giovagnoli. “Sicuramente è penalizzato chi proviene dall'esperienza di Governo. L'unica certezza – dice - è il 43% degli indecisi. Ci sono indicazioni che vanno valutate, non ignorate, e che hanno a che fare con l'esigenza di dare soluzioni efficaci ai problemi del paese.”
Monica Fabbri
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