Economia e occupazione in Consiglio
La visita della guardia di finanza al consolato sammarinese di Rimini viene definita, da tutti, un fatto grave. "Una vicenda bruttissima" commenta l’opposizione. "Bene ha fatto il Governo - ha detto il Psr - ad interpellare l’Ambasciata d’Italia e i Ministeri di esteri e finanze, perché non possiamo permettere che il nostro Paese subisca attacchi di questo tipo".
Archiviato il clima bipartisan, che ha caratterizzato il varo delle leggi su intercettazioni, rogatorie e società anonime, l’opposizione accusa il Governo di ritardi e interventi insufficienti e rimarca la mancata firma dell’Anis sui contratti. Per il Psd va letta come un chiaro richiamo al Governo.
"Fino a quando non verrà messo in sicurezza il sistema - ha detto Iro Belluzzi - industriali e banche non sigleranno alcun accordo perché nessuno firma cambiali in bianco". Sul fronte opposto Roberto Giorgetti di Ap: "Non sono chiare - dice - le ragioni per cui l’Anis non ha firmato. Spero che nell’incontro di domani, chiesto da assoindustria alla maggioranza, arriveranno dei chiarimenti. Però - sottolinea - si continua ad ignorare il disposto “erga omnes”. I contratti - dice - hanno efficacia comunque, anche per le banche, dal momento che al tavolo tripartito sedeva Osla che rappresenta parte del settore bancario".
L’aula si confronta sul futuro del sistema e dopo il Psd anche il Partito Socialista Riformista chiede l’ingresso di San Marino nell’Unione Europea. "Dobbiamo entrare come osservatore" ha detto Paride Andreoli. Serve più di un decennio per essere eventualmente accolti. "Ma intanto - ha concluso - possiamo verificare i pro e i contro dell’ingresso in una realtà così ampia".
Sonia Tura