Economia in primo piano, nella seduta del Congresso di Stato di domani
Sul tavolo del governo le linee di variazione al bilancio 2009, che verranno presentate al Consiglio Grande e Generale in settembre. “Rivedremo - anticipa il Segretario di Stato per le Finanze - anche il programma economico. Puntiamo sulla politica estera" aveva già anticipato Gatti durante il confronto consiliare sugli interventi a sostengo dell’economica e dell’occupazione, sull’autonomia nella gestione dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico ed energetico e su una fiscalità più vicina alle imprese. Il documento di Programmazione Economica e Finanziaria sottolinea la necessità di ridurre la spesa pubblica per contenere l’aumento del deficit dello Stato e il minor gettito fiscale. Un obiettivo che ha già visto il sindacato chiedere di non prevedere tagli alla sanità e a tutti i servizi pubblici essenziali, come la scuola, i trasporti, la cultura. Lo sviluppo, per la CSU, si rilancia con nuovi investimenti nell’economia reale, l’equità fiscale, e in primis, firmando gli accordi con l’Italia, indispensabili per superare, a settembre, l’esame del Moneyval. Gli industriali insistono sulla concretezza. "Il Dpef - dicono - contiene proposte e progetti sui quali si ragiona da tempo. Bisogna metterli in pratica. La crisi impone un cambio di mentalità e la lungimiranza di decidere quali sono i settori economici da privilegiare per rilanciare l’economia vera. E non lo si fa - polemizza l’Anis - concedendo aumenti contrattuali più alti dell’inflazione".
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