Elezioni: chi guadagna e chi perde
Clamoroso Noi Sammarinesi, che nonostante l'operazione con sammarinesi senza Confini non supera lo sbarramento. Perde consensi interni e non compensa con gli esteri: rimarrà fuori dal Consiglio, in cui era presente dalla sua nascita, alle elezioni del 2006.
Dimezza i voti il Psd, che paga le fuoriuscite: quattro seggi contro i nove del 2012. E' confronto con l'avversario SSD, che partiva con una base di undici (sei Consiglieri di Su, uno del Ps e quattro del Psd). Ne fa otto e dalle prime proiezioni sulle preferenze solo uno proviene da Su.
Il Partito Socialista ne perde tre: 5 contro 8 della volta scorsa. Anche qui pesano le tante fuoriuscite.
Pochi, alla vigilia del voto, erano pronti a scommettere su Repubblica Futura che invece ottiene 6 seggi. Partiva dai 4 di Ap e dai 5 di Upr. Ma c'è chi evidenzia che 3 seggi persi erano in conto per una neonata realtà formata da un'Unione Per la Repubblica fortemente ridimensionata.
Guadagna ma non spacca Civico 10. Partiva da 4, arriva a 6. Naturalmente c'è chi fa notare l'occasione persa di un fronte movimentista che, unito, avrebbe fatto la differenza. Quel che è certo, è che la coalizione vincente dovrà fare i conti con equilibri interni, indispensabili alla governabilità.
In San Marino Prima di Tutto comanda con forza la Dc. In Adesso.sm è capofila SSD, ma per soli due seggi rispetto agli altri. E sarà interessante capire con quante preferenze si entrerà in Consiglio. In certi casi, basterà una manciata di voti.
Monica Fabbri