Ci siamo, domani si vota. Sono chiamati alle urne 33.985 sammarinesi: 22.406 residenti in territorio; 11.579 all'estero. C'è il silenzio elettorale, vale a dire che è vietata qualunque forma di propaganda. E' tempo di riflettere, dunque, a mente fredda. Vale soprattutto per gli indecisi. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 20. Valgono le regole di sempre: vietato l’uso dei telefoni cellulari, sia nei seggi che all’interno degli edifici pubblici dove sono collocati. I candidati non potranno sostare all’interno dell’edificio, né nelle sue vicinanze. Sono garantiti trasporti pubblici gratuiti per chi deve recarsi alle urne. Le linee circolari serviranno tutti i Castelli. Inoltre, gli elettori che dovessero recarsi dai seggi all'Ufficio Elettorale di Stato, al Centro Uffici Tavolucci in Borgo Maggiore per ritirare un duplicato del certificato elettorale o un documento di identità, potranno usufruire del servizio taxi. I bus saranno contrassegnati da cartelli che indicheranno le linee, gli orari e le località raggiungibili. Cosa succederà all'indomani del voto? Lunedì si riunirà l'Ufficio Elettorale Centrale con la partecipazione dei Delegati di lista. Al termine delle operazioni si procederà con la proclamazione dei vincitori o si verificherà se indire il Ballottaggio, che dovrà svolgersi il 4 dicembre, vale a dire nella seconda domenica successiva alle elezioni. Per ottenere una rappresentanza in Consiglio – lo ricordiamo – occorre superare il 3,5% dei voti di lista validi. Variante imponderabile dato che dipende da affluenza e voti validi. Il grande nemico delle elezioni è l'astensionismo. I sammarinesi, però, hanno sempre risposto numerosi al richiamo delle urne. Nelle precedenti elezioni, infatti, si è registrata solo una lieve flessione del numero dei voti validi.
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