Secondo l'ultima indagine statistica condotta dall'Ipsos di Nando Pagnoncelli, Pierluigi Bersani sarebbe in vantaggio, alla Camera, di oltre 13 punti su Silvio Berlusconi, il PD viene dato al 39%, il Pdl al 26,3. Fermo al 16 Mario Monti e al 12,5% Beppe Grillo. Quasi impossibile, però, capire come sarà veramente l'esito delle urne, considerato che lo stesso istituto di ricerca indica valori leggermente differenti sulle intenzioni di voto, pur mantenendo in testa alla preferenze il leader del PD. Lo vorrebbe alla guida del prossimo governo il 31 per cento degli intervistati, seguito a distanza da Mario Monti, Beppe Grillo, Angelino Alfano, Giulio Tremonti e Antonio Ingroia. Intanto si profila un affollamento sulle schede elettorali, anche se alla fine la scrematura sarà consistente. Al momento delle 219 liste depositate ne sono state ammesse 169. Per 34 di loro il Viminale ha imposto modifiche nel simbolo e concesso 48 ore di tempo. Nel frattempo i candidati premier si affrontano nelle varie trasmissioni televisive, insistendo sui temi che caratterizzano questa campagna elettorale, vale a dire: crisi economica, disoccupazione giovanile, aumento delle tasse, che si confermano gli argomenti più caldi. Il Ministro degli Esteri, Terzi di Sant'Agata ricorda agli italiani all'estero la possibilità di eleggere 12 deputati e 6 senatori e con una lettera aperta fa sapere che le buste con le schede votate dovranno pervenire agli Uffici consolari entro le 16,00 del 21 febbraio.
Sergio Barducci
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