All’indomani del voto nessuno ne parla più; sparito dalla cronaca politica. Il vero sconfitto di questa tornata elettorale è il referendum, su questo non vi sono dubbi. Più difficile la lettura del ballottaggio, almeno a livello nazionale; anche se il centrosinistra - e il PD in particolare -, uscito malconcio dal primo turno, ha tenuto, imponendosi in numerosi testa a testa. Poche sorprese in Romagna. Alla provincia di Rimini si preannunciava una battaglia aspra, all’ultimo voto. Non è stato così: il candidato del centrosinitra, Stefano Vitali, si è imposto piuttosto agevolmente su Marco Lombardi: 7 punti percentuali fra i 2. C’è da sottolineare, però, che nel capoluogo di Provincia il distacco è stato molto più risicato: appena l’1%. Lombardi l’ha spuntata solo a Bellaria, Montefiore Conca e Montescudo: dove PDL e Lega avevano fatto la voce grossa già alle comunali. Il confronto più avvincente a Cattolica, dove è stata registrata anche la massima affluenza alle urne: 61,2%. Di fronte – per la carica di primo cittadino - Cono Cimino per il centrodestra e Marco Tamanti, capofila del PD. A quest’ultimo è andato il 51,8% delle preferenze: appena 300 voti fra i 2. Un risultato inaspettato in un Comune che, in passato, aveva visto veri e propri plebisciti per le liste di sinistra. Infine Forlì. Roberto Balzani, del centrosinistra, si è imposto su Alessandro Rondoni con 5 punti percentuali di distacco.
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