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Emergenza casa: inizia il confronto. Ciacci, "Il tema è di tutti. Non vogliamo piantare bandierine"

di Monica Fabbri
9 dic 2024
L'incontro in Segreteria di Stato al Territorio
L'incontro in Segreteria di Stato al Territorio

Il tema è sentito, i cittadini chiedono risposte e la politica s'interroga su come intervenire in maniera mirata per risolvere l'emergenza casa. Proprio questa mattina, alla Segreteria Territorio, c'è stato un primo confronto con l'opposizione alla presenza anche di esponenti di maggioranza. Mercoledì sarà la volta dei sindacati e giovedì delle associazioni datoriali.

L'obiettivo è quello di introdurre strumenti urgenti valorizzando il patrimonio pubblico. Si va dal reperimento di immobili attraverso progetti in sinergia con il privato a modifiche in materia di edilizia sovvenzionata e, per casi specifici, si pensa a contributi in conto interessi con garanzia dello Stato. La ricognizione degli immobili pubblici fotografa la situazione: 66 abitazioni attualmente assegnate ad edilizia sociale; 3 immobili liberi nella disponibilità dell’Ecc.ma Camera e pronti all'uso; 4 che necessitano di piccole manutenzioni e quindi disponibili in pochi mesi; 12 che necessitano di ristrutturazione e cambi d'uso, quindi utilizzabili nell'arco di due anni; 25, invece, tra terreni edificabili e ruderi da demolire.

I tecnici hanno già iniziato i sopralluoghi per una relazione dettagliata. Parallelamente – informa il Segretario Matteo Ciacci – è stato emesso un Bando pubblico per il reperimento, con contratto in locazione, di immobili ad uso abitativo da assegnare temporaneamente per Edilizia Sociale e Sovvenzionata. Le linee di indirizzo del pdl prevedono la revisione delle disposizioni in materia di residenze atipiche, con innalzamento a 120.000 euro del reddito e a 500.000 per il patrimonio disponibile.

Riguardo al mutuo prima casa si punta ad un aumento del contributo dello Stato per il rimborso in conto interessi oltre alla reintroduzione della garanzia pubblica per situazioni specifiche: giovani under 40, reddito imponibile pro capite basso, abitazioni inferiori ai 100mq e per mutui non superiori ai 250.000 euro. Si guarda anche a misure di controllo degli affitti, partendo dai dati: emerge che circa l’80% delle unità immobiliari non supera i 120 metri quadrati. Il canone medio annuo si aggira intorno ai 7.700 euro.

“L'idea – afferma Ciacci - è di essere inclusivi rispetto a suggerimenti e proposte che arrivano dall'opposizione”, facendo riferimento anche al pdl recentemente depositato da Domani Motus Liberi. “Il tema è di tutti” – spiega il Segretario -”non vogliamo piantare bandierine ma risolvere il problema”.




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