Emergenza sanitaria, il Governo cerca di far quadrare i conti. Ciavatta: "L'Iss costa 1 milione di euro al giorno".
La posizione del sindacato è chiara: le attività non essenziali vanno chiuse. Già ieri, pur definendo “legittima” la richiesta, il Segretario alla Sanità sollevava dubbi sulla capacità dello Stato di fare fronte alla Cassa Integrazione di tutti i dipendenti. Prospettiva, quella di un azzeramento dello stipendio, respinta da Usl: “Ai lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione Straordinaria è già richiesto un notevole sacrificio in termini economici”. Proprio oggi Roberto Ciavatta è tornato sulla questione, ricordando che l'Iss costa all'incirca 1 milione di euro al giorno. “Stiamo verificando all'interno del bilancio – dice - tutti i capitoli di spesa che possano essere destinati al funzionamento dell'ospedale e della sanità”. Difficile far quadrare i conti. “Se riusciremo ad ottenere finanziamenti e linee di credito nel brevissimo termine sarò contentissimo di poter dire che tutti avranno il 100% dello stipendio pur non lavorando. Un calcolo matematico – spiega - e non una politica anti-sindacale. Ognuno di noi deve mettere in conto la disponibilità a rimetterci personalmente. Non ci sono categorie meno toccate dalla crisi”. Poi, un messaggio di speranza: “Ripartiremo tutti insieme – dice - più forti di prima”.