Due gli obiettivi principali del progetto elaborato da un apposito gruppo di lavoro del Psd: riuscire, entro il 2011, a risparmiare il 10% dell'energia consumata attualmente a San Marino e produrne una quota analoga, attraverso l'energia fotovoltaica e l'energia solare termica. Ogni anno sul Titano la bolletta energetica è circa 227 milioni di kilowatt/ora, con una media procapite tra le più alte al mondo. Nel 2005, sempre sul Titano, si sono consumati 55milioni di metri cubi di gas. Anche qui, siamo ai vertici mondiali. Lo stesso vale per l'acqua. Un consumo altissimo, che spesso, è sinonimo di spreco. Un esempio su tutti: per pagare energia, gas, acqua e gasolio della Pubblica Amministrazione, l'anno passato sono stati spesi 4.5 milioni di euro. Di cui un milione di euro è andato, solo, in gasolio per riscaldamento, combustibile utilizzato in diverse strutture ad uso statale, quando è arcinoto che il gas sarebbe piu economico. San Marino, in estrema sintesi, non è in grado di rispettare i parametri del Protocollo di Kioto, che, in effetti, non ha mai firmato, al pari di Andorra, mentre tutti gli altri piccoli stati europei l'hanno sottoscritto e in alcuni casi anche ratificato. Tutti dati, questi, emersi durante la conferenza organizzata dal Psd a Domagnano a tema "La svolta energetica. Le energie rinnovabili". Il progetto energetico del partito dei socialisti e dei democratici è stato illustrato dal coordinatore del Gruppo sulle politiche energetiche, Luciano Zanotti. L'idea è arrivare ad una legge innovativa in materia energetica. "Una normativa che nasce - ha commentato il segretario del Partito dei Socialisti e dei Democratici, Mauro Chiaruzzi - attraverso una presa di coscienza dei cittadini e da una nuova cultura ambientale. Un metodo positivo - ha aggiunto - e diverso, da quello di calare iniziative dall'alto, senza neppure un dibattito nel Paese".
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