Ddl Gelmini in dirittura d’arrivo. La riforma dell’Università, attualmente all’esame in Senato, dovrebbe ottenere domani il via libera parlamentare. Il travagliato percorso continua a destare polemiche dentro e fuori dall’aula. A scaldare gli animi tra i banchi del Senato, è un video, girato dall’onorevole Idv Stefano Pedica, in cui il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi vota per un collega assente. Dentro i pianisti, fuori gli studenti che alzano la voce. Tra le azioni dimostrative: ricercatori imbavagliati per protesta a Pisa, parlamentari messi all’asta dagli studenti davanti a Montecitorio, lezioni sui contenuti del ddl a Udine. Per domani, sono previste manifestazioni a Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo. A Roma gli studenti annunciano un corteo che eviterà la zona rossa. Polizia e ministero dell’Interno, comunque, serrano i ranghi, annunciando un potenziamento delle forze di sicurezza rispetto a martedì scorso. Se la tensione rimane alta nelle strade, segnali di distensione arrivano sul fronte politico. Con Casini che si dice intenzionato a “non mettere i bastoni tra le ruote” del governo, mentre Fini conferma l’intenzione di non dimettersi e dichiara che "Questa è una legislatura che può durare”.
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