Esercizio provvisorio: per Adesso.sm una iattura, per Dim non sarebbe una catastrofe
Il clima è sereno ma le posizioni sono lontane. La maggioranza è al lavoro per valutare se esistono le condizioni politiche per adottare la procedura d'urgenza sul bilancio di previsione 2017. Obiettivo, ripete Adesso.sm, evitare il ricorso all'esercizio provvisorio, circoscrivendo il perimetro di azione della legge di bilancio a interventi di mera natura tecnica, accogliendo così l'invito della Reggenza a privilegiare gli interessi generali rispetto alle posizioni delle singole forze politiche. Il progetto di legge presentato dall'attuale governo, puntualizza la nuova maggioranza, ha elementi che potrebbero essere oggetto di revisione. Tuttavia, proprio in considerazione dell'esigenza di ordine superiore di approvare il bilancio entro le festività natalizie, ritiene di non modificare gran parte degli articoli presenti nel testo. Adesso.sm sottolinea di avere apprezzato l'atteggiamento tenuto da Giancarlo Capicchioni e di ritenere prioritaria la massima cooperazione per garantire una transizione veloce ed efficiente. La maggioranza definisce “equilibrato” l'approccio delle opposizioni e anticipa che è stato deciso di modificare l'articolo relativo alla “azione di responsabilità” per tutelare di più gli interessi dello Stato. Rispetto alla proposta della minoranza sui beneficiari effettivi nel settore finanziario, “siamo contenti – scrive Adesso.sm – che anche altri gruppi condividano il nostro obiettivo”. Nell'incontro di domani verrà presentata una proposta tecnicamente fattibile, considerato – rimarca la maggioranza – che si tratta di un obiettivo contenuto nel programma dei 6 mesi. Diversa invece la posizione sulla Centrale Rischi. Alla luce della posizione del Presidente della Banca Centrale – precisa la nota – si ritiene tecnicamente e politicamente non corretto inserire un emendamento alla legge di bilancio su questo tema. Si lavora dunque per conciliare le posizioni e scongiurare l'esercizio provvisorio che, ribadisce la maggioranza, metterebbe in seria difficoltà l'amministrazione pubblica e i suoi servizi. Non la pensa così Democrazia in Movimento. “Secondo noi, scrive, l'esercizio provvisorio non sarebbe affatto una catastrofe per il Paese. Al contrario, permetterebbe di contemplare oltre alle spese obbligatorie alcune piccole deroghe che garantirebbero di rispettare alcuni impegni presi (come i Giochi dei piccoli Stati) o altre esigenze particolari come nel caso dell'Iss”. Questo, aggiunge Dim, avrebbe permesso al governo entrante una ricognizione completa così da presentare, in pochi mesi, un assestamento di bilancio con tutti gli elementi programmatici della coalizione. Tra le due opzioni la maggioranza ha deciso di ripartire dalla legge Capicchioni, accollandosi di fatto il bilancio del governo precedente quindi, insiste Dim, l'unica opzione è un impegno da parte di tutti i gruppi a non presentare emendamenti, se non concordati. Democrazia in Movimento torna a chiedere l'avvio immediato della Centrale Rischi e la pubblicazione di beneficiari e azionisti delle banche e ha già inviato i propri emendamenti. Nonostante le resistenze di Adesso.sm, sottolinea, ci auguriamo che ogni dubbio possa essere sciolto. Se ci sarà un accordo di questo tipo, conclude Dim, saremo disponibili a votare la procedura d'urgenza ed evitare, se l'intesa sarà rispettata da tutti, di presentare ulteriori emendamenti alla legge per garantirne l'approvazione nei tempi stabiliti.
Sonia Tura
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