Esterovestizione: parla Sergio Pizzolante
La chiave di lettura della Guardia di Finanza sulla cosiddetta ‘esterovestizione’ non trova concordi né i titolari delle imprese, né le loro associazioni di categoria e neppure il Governo e le forze politiche sammarinesi, ma i dubbi e le perplessità interpretative si manifestano anche fuori confine.
Già l’onorevole Giorgio Benvenuto, Presidente della Commissione Finanze del Senato, parla di confusione generata dalla mancata firma sull’accordo di cooperazione economica e di una pigrizia burocratica che rallenta l’intesa. Sergio Pizzolante, parlamentare di Forza Italia, distingue l’aspetto tecnico da quello politico.
“Nel primo caso – dichiara - pur essendo legittima l’azione della Guardia di Finanza, mi sembra non condivisibile, considerato che colpisce aziende storiche e importanti della Repubblica di San Marino, che offrono occupazione a molti lavoratori. Sono certo – dichiara Pizzolante – non ci sia intenzionalità, ma se dovesse prevalere questa interpretazione ci sarebbe uno Stato che mette in crisi, dal punto di vista economico, un altro Stato e questo non è accettabile. Sul piano politico – aggiunge il parlamentare riminese di Forza Italia - mi limito a rilevare che ogni volta che Visco ha responsabilità di governo in campo economico, per San Marino sono guai. Mi pare – aggiunge – ci sia un sentimento di pregiudizio che si è manifestato anche con la sottrazione dalla finanziaria della franchigia per i lavoratori frontalieri.
Si dovrebbe accelerare – sostiene Pizzolante – la firma dell’accordo di cooperazione economica, anche se – conclude – la responsabilità non è da ricercare a San Marino ma in questo pregiudizio ideologico manifestato dal Governo italiano. E di questo me ne rammarico.