Federico Pedini Amati: uno Stato in attesa di giudizio

Federico Pedini Amati: uno Stato in attesa di giudizio.
Si vive alla giornata. Questo è l’andamento della politica schizofrenica e inadeguata che oggi il paese si ritrova. I mille Allegati Z – Piani Strategici di Sviluppo – Studi McKinsey – Ambrosetti, Progetti di Beauty Farm, Case da Gioco, Aeroporto Sammarinese, tutto in un cassetto. Un elenco di cose incompiute o mai partite drammatico, Spending Review disattesa o non pervenuta, lavoro di 280 pagine fatto da 5 persone rimasto in un cassetto, crediti Monofase da parte dello Stato mai incassato per 188 milioni in attesa di sapere se si riscuoterà un euro. Senza contare l’introduzione di nuove tasse per cittadini e Aziende chiedendo loro di fare uno sforzo per il paese, come la Patrimoniale, la Minumun Tax, l’aumento delle imposte sul reddito vedi riforma fiscale, l’aumento dei prelievi sui dipendenti, i prepensionamenti, il tutto con una disoccupazione arrivata quasi a 1400 persone. E tutti questi sacrifici richiesti e ritenuti indispensabili per poi vedere premi produzioni dati o da dare a dirigenti di Banca Centrale che hanno stipendi da favola, fino a 300 mila euro all’anno. Francamente tutto questo non può essere normale. A chi mi dice di fare proposte senza solo lamentare nefandezze rispondo subito dicendo che di proposte io e non solo io ne abbiamo fatte moltissime, basta leggere gli articoli passati, il problema è che sempre, anche quelle, come tante altre cose, sono rimaste parole al vento. E in Consiglio ? Un Consiglio surreale, fatto di ordini eseguiti senza batter ciglio, fatto di Robin Hood al contrario, che fino ad oggi hanno solo rubato ai “ poveri “ per dare ai “ ricchi “. Veti incrociati e corruzione dilagante, la Casta che si autodifende, il paese che giorno dopo giorno perde posti di lavoro e aziende. L’economia della nostra amata Repubblica a mio avviso è al collasso. Capisco che tutto questo raccontarvi sia quanto di più pessimistico e frustrante possibile, ma purtroppo è la cruda realtà. Vi siete chiesti come mai ancora oggi non si conoscono i Beneficiari effettivi con le rispettive quote societarie delle Società Bancarie e Finanziarie Sammarinesi ? Che si stia prendendo tempo ? Oltretutto, questa è una legge già in vigore dal Dicembre 2012, oggi siamo nel 2014 non è strano ? Va detto per completezza di informazioni che la prima legge prevedeva la pubblicazione sui mezzi di informazione degli stessi istituti Bancari e Finanziari, quindi anche sui siti pubblici di Banca Centrale, oggi invece, per volere di questa maggioranza si è tornati indietro prevedendo di tenere tali dati solo a disposizione di Banca Centrale. Ma poi, sarà così ? Cioè Banca Centrale oggi è in possesso di tali dati ? Non ci è dato sapere. A mio avviso è vergognoso il fatto che tali dati non siano pubblici e visibili da tutti. Come se non bastasse, oltre tutto questo, rimane la dilagante corruzione della politica e non solo, corruzione senza argine, impunita, in continua e costante autodifesa attraverso bande e caste contrapposte. Il mare magnum dei compromessi e dei compromissori è così largo che forse veramente mai si arriverà ad arginare questo mal costume diventato la prassi e la consuetudine di un paese che si professa detentore di libertà, trasparenza e legalità. Mi auguro veramente che la criminalità organizzata, non solo quella di matrice mafiosa esterna, ma soprattutto quella di matrice politico affaristica Sammarinese, venga quanto prima debellata dall’unico organo preposto a farlo indagando, la magistratura. Coraggio, fiducia, stima e un augurio di un buon lavoro a tutti quei Giudici/Commissari della Legge Sammarinesi e non, giovani e meno giovani, di nuova nomina o meno che hanno nelle mani i cardini della costruzione di un nuovo paese. Non abbiate paura, non fatevi intimidire da nessuno, sono certo che sarà così, fate solo il vostro dovere come avete fatto fino ad ora, non altro, ma portate alla luce le malefatte della nostra classe politica che ci ha ridotto in questo stato e di cui siete a conoscenza. Per voi non ci sarà una medaglia, neanche un aumento di stipendio, ma ci sarà sicuramente la consapevolezza e la serenità dettata dalla vostra attitudine nell’essere coloro i quali hanno il grande grandissimo compito di fare applicare la legge, quella legge, che per troppi anni, per mancanza di norme e non solo, nella nostra amata Repubblica, non è stata uguale per tutti. Di fronte a tutto questo non ci resta che attendere, purtroppo in questo caso l’attesa avrà due uniche vie d’uscita, la rivoluzione sociale per inevitabile fallimento dello Stato o l’azzeramento dello Stato Istituzionale per ricostruirne uno nuovo. Non tifo ne per l’una ne per l’altra, in ogni caso sarà un fallimento, voglio solo che il mio paese torni ad essere un paese libero e rispettoso delle Leggi da parte di tutti e soprattutto della difesa dello Stato Sociale.
Consigliere della Repubblica di San Marino
Federico Pedini Amati

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