Ferri cortissimi tra Federico Pedini Amati e il Psd

Ferri cortissimi tra Federico Pedini Amati e il Psd.

Continua ad esserci maretta nell'area socialista. Dopo lo strappo ormai consumato tra il Ps e i consiglieri Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini, risoltosi con l'espulsione dal partito ma di fatto già da mesi abbandonato dai due fino all'aggregazione in Alleanza Riformista, a tenere banco oggi sono i rapporti in seno al Psd. A pochi mesi dal rientro di Md, “ferri cortissimi” tra Federico Pedini Amati e il partito di Via Rovelino. Alla base dei contrasti il processo di unificazione tra le forze socialiste, processo che dopo una frenata iniziale, il Psd riappoggia – confermano i suoi vertici – sulla scorta di un “rinnovato accordo tra le parti”. Insomma, il dialogo con Ps ed Elego – com'è stato ribadito anche nella Direzione di ieri sera - non si interrompe.

E qui subentrano le contestazioni di Pedini Amati, espresse già lunedì scorso nel faccia a faccia avuto con il Presidente Psd, Matteo Rossi e il Segretario Gerardo Giovagnoli: ma non sul percorso di aggregazione in sé, bensì - spiega – sul dare sponda a qualche personaggio che pretende di dettare la linea politica più o meno nell'ombra. Di qui il veto posto verso il prosieguo del ragionamento con il Psd sull'aggregazione: “Io non sto con gente che si fa comandare ancora dai vecchi” - sottolinea lapidario, aggiungendo di aver già parlato chiaro con tutti i diretti interessati. Si dice certo inoltre di avere il sostegno del movimento fondato da lui e Luca Lazzari: “Md è con me” - afferma, assicurando poi che un eventuale allontanamento dal Psd non dipenda affatto da un avvicinamento a Demos, “movimento con il quale non ho mai parlato” - dichiara. "Anche Luca Lazzari - riferisce poi il Segretario - ha mandato proprio ieri, prima che si svolgesse la riunione della Direzione, una lunga lettera specificando nero su bianco tutte le problematiche all'origine dei contrasti, ma nessuna risposta da parte del partito". 

Si attendono ora le prossime mosse ma l'orizzonte è tutt'altro che sereno. La prossima settimana sarà decisiva. “Quello che succederà nei prossimi giorni lo vedremo, - afferma il Presidente Psd Matteo Rossi – ma ci piacerebbe anche parlare di questioni un po’ più importanti rispetto a cosa farà il Segretario al Turismo da grande. Personalmente il sonno me lo fanno perdere le nuove forme di povertà, che stanno togliendo possibilità di futuro ai giovani sammarinesi, ma non se ne parla abbastanza, perché una politica, oramai “Pedinicentrica”, tiene banco quotidianamente sui social, sulla stampa e crea più clamore delle questioni serie. Il Psd nella sua storia ha fatto diversi errori e diverse scelte giuste – conclude - ma non ha mai negato il dialogo e il confronto sul piano della civiltà e del buon senso, evitando però la spettacolarizzazione e la personificazione della politica”. 

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