Festa dell'Amicizia: dibattito su scuola e formazione

Festa dell'Amicizia: dibattito su scuola e formazione.
Peculirità del sistema scolastico sammarinese e importanza della formazione per entrare nel mondo del lavoro sono i temi chave del dibatitto di ieri sera alla Festa dell'Amicizia. Si parte dai numeri: “Iscrizioni positive per quest’anno – sottolinea il segretario alla pubblica istruzione Rosa Zafferani - anche se sono molti gli studenti che invetabilmente frequentano istituti fuori territorio”. Cambieranno poi le modalità di reclutamento degli insegnanti – anticipa il segretario – non più seguendo il criterio dell’anzianità, ma quello della formazione e dell’aggiornamento”. Poi la formazione dei giovani attraverso gli stages: Orazio Casadei – nuova san marino – porta l’esperienza di insegnamento al liceo economico dove fin dal 4 anno gli studenti entrano in contatto con le aziende, facilitando il collegamento e monitorando l’effettivo passaggio dai banchi di scuola ai luoghi di lavoro. E’ proprio questa la filosofia didattica alla base del Centro Di Formazione professionale. “Per il futuro – dice Loris Francini, responsabile del CFP – occorre riformare il collocamento e educare i giovani a convivere con nuovi modi di lavorare, alla flessibilità e alla mobilità, pur con le necessarie garanzie”.
Per questo è necessaria la formazione: “Sono la preparazione e le conoscenze – dice Elia Casali, dei Giovani democristiani – che faranno la differenza per i nostri giovani”, sottolineando il valore della formazione permanente, da portare cioè anche sui luoghi di lavoro. Scuola e ruolo educativo: è Pasquale Valentini del PDCS a raccontare la sua esperienza di preside delle medie: “Per il futuro – dice – bisogna ridare attenzione alla qualità della relazione educativa, nel l rapporto tra studente e insegnante”. E’ poi Filiberto Bernardi, PSD a parlare delle peculiarità sel sistema scolastico sammarinese: “La nostra riforma– dice – non deve seguire passo a passo quella italiana, per la nostra scuola superiore, per esempio, è importante conservare i diversi indirizzi”. Segnala poi una conquista nel passaggio di competenza degli asili nido alla Pubblica Istruzione.

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