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Festa dell'Amicizia, Venturini: "Superata metà della legislatura, dobbiamo dare le risposte che la popolazione attende"

Care Amiche ed Amici,

è una vera gioia essere di nuovo insieme alla nostra Festa giunta alla 49esima edizione.

I ringraziamenti sono forse scontati ma veri perché con la vostra numerosa ed assidua presenza confermate un’amicizia inequivocabile, il sostegno all’azione e l’attaccamento agli ideali ed ai valori del Partito. Si dice spesso che le persone che hanno fatto parte della nostra vita continueranno sempre a farne parte, ed è proprio vero: il ricordo degli amici e delle amiche che non sono più con noi rimane sempre vivo nei nostri cuori. Certo ci mancano, ma ricorderemo la loro amicizia, la simpatia, i momenti vissuti insieme. I ricordi sono un bene prezioso che conserviamo gelosamente perché i nostri amici non sono andati via per sempre è solo un arrivederci. Colgo l’occasione per rivolgere un caro saluto anche agli amici delle varie sezioni che non sono presenti questa sera ma che hanno aderito alla cena del Tesseramento, tenutasi venerdì sera e che è stata molto partecipata. Un momento conviviale che sottolinea l’importanza di esserci, una partecipazione sentita e soprattutto la gioia di stare insieme. Non può e non deve mancare un forte applauso alle Sezioni di Serravalle, di Dogana e Falciano, al nostro Movimento Giovanile, al Comitato Promotore della Festa, a Franco ed ai sempre generosissimi Volontari. Con profondo sentimento di riconoscenza, a nome mio personale e del Partito, ringrazio tutti gli amici e tutte le amiche che offrono, con vero spirito di servizio e tanta passione, gratuitamente la loro opera per far sì che la Festa dell’Amicizia sia sempre unica, viva e animata da vera amicizia.  Un successo che si rinnova ogni anno e che conferma il dinamismo e l’entusiasmo degli organismi di base del partito. Un sentito ringraziamento a tutte le Sezioni, i segretari ed i vicesegretari, per il delicato ed impegnativo lavoro svolto a supporto dell’attività del Partito, per rispondere alle esigenze fondamentali della persona umana nella libertà e nella giustizia, per la costruzione della democrazia.

Il 24 febbraio 2022 la Russia ha invaso l'Ucraina, sei mesi di guerra in Ucraina con un bilancio pesantissimo in termini di vite umane e di gravi violazioni del diritto umanitario. Bisogna arrivare prima possibile ad un cessate il fuoco e riprendere con forza i negoziati. C’è bisogno di risposte immediate e coraggiose, per salvare vite umane ed alleviare l’impatto della crisi anche sulle nostre economie. La Repubblica di San Marino e i Paesi dell’UE hanno espresso piena solidarietà all’Ucraina e alla sua popolazione. Anche San Marino ha intrapreso azioni concrete per aiutare le persone in fuga dalla guerra, sono stati accolti circa 300 profughi. Ringrazio ancora una volta tutti i cittadini sammarinesi che si sono, e sono ancora, impegnati nell’accoglienza dei rifugiati. Grazie di cuore per la vostra disponibilità e umanità.

Questa Festa dell’Amicizia si svolge a metà di una legislatura segnata da eventi di una straordinaria gravità. Prima la pandemia COVID con la quale dobbiamo ancora convivere e poi la guerra sanguinosa nel centro dell’Europa le cui conseguenze si sentono già nella vita di tutti i giorni – nella difficoltà di reperire le materie prime con riflessi sulle nostre imprese, nell’aumento dei costi energetici e nei prezzi al consumo che pesano sulle famiglie e sulle imprese. In questo difficile contesto siamo chiamati a fare delle riflessioni su quanto è stato fatto nella prima metà della legislatura e sulle sfide che deve affrontare il nostro Paese.

Nel 2019 un elettore su tre ha riposto fiducia nel nostro Partito per condurre il Paese fuori dalla situazione di emergenza lasciata dal Governo di Adesso.sm: - le conseguenze di una gestione disastrosa della situazione bancaria e finanziaria culminata con la chiusura ingiustificata di ASSET BANCA e la svendita dei crediti DELTA; - l’incapacità di trovare soluzioni sostenibili per la conseguente crisi della finanza pubblica e per la tenuta del sistema bancario, in primis della Cassa di Risparmio; - la crescente fuoriuscita di risparmi dal nostro sistema per il crollo di fiducia dei risparmiatori anche sammarinesi nel futuro delle nostre banche; - l’assenza di prospettive per affrontare le riforme necessarie e per rilanciare l’economia del Paese. Fatti che tutti noi conosciamo molto bene, li richiamo alla memoria perché non ci dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti.

Ora a metà legislatura dobbiamo fare delle considerazioni sull’azione del Governo e della maggioranza, su come sta il Paese e le prossime sfide che ci attendono, le chiacchere non contano - contano i fatti ed i numeri. L’emissione dei Bond è stata accolta in maniera molto positiva dal mercato internazionale, a conferma della qualità delle politiche economiche portate avanti dal nostro governo e della riacquistata fiducia a livello internazionale. Sono state adottate le normative per la gestione degli NPL; inoltre si vedono già i primi risultati gestionali dei titoli irredimibili riservati alla Cassa di Risparmio.

Sempre a sostegno del sistema economico e finanziario e dei correntisti BNS, ex Banca CIS, le obbligazioni BNS sono diventate Titoli di Stato anche se ora va trovata una soluzione con il sistema bancario a condizioni non penalizzanti per assistere le famiglie e le imprese che detengono i titoli di Stato a 10 anni, nei casi di anticipato smobilizzo degli stessi per necessità. Malgrado le pesanti difficoltà affrontate negli ultimi anni dal sistema bancario e finanziario sammarinese, nel 2020 il sistema si è stabilizzato e sono cessati i deflussi di denaro, e il 2021 ha iniziato a registrare la crescita di depositi di liquidità nelle banche sammarinesi, si è avuto un fermo nella fuoriuscita della liquidità e quindi la crescita di fiducia. Il sistema bancario dal 2021 è tornato ad essere redditizio. Le banche hanno invertito la situazione che le vedeva sempre con bilanci negativi e sono passate a generare utili.

La crescita di fiducia nel sistema bancario e finanziario e nella tenuta della finanza pubblica ha avuto immediato riscontro nella ripresa economica. I dati sull’occupazione non possono essere confutati: Raffronto giugno 2019 con giugno 2022, il totale lavoratori dipendenti nel giugno 2019 era 20.175 unità, nel giugno 2022 è di 23.777 unità. Un aumento di oltre 3600 dipendenti pari ad un incremento del 18%, peraltro con una diminuzione dei dipendenti del settore pubblico allargato al netto dell’ISS.

L’incremento dell’occupazione ha determinato una riduzione della disoccupazione, nel giugn0 2019 i disoccupati in senso stretto erano 932, ora sono scesi a 480. Un’economia che cresce conferma la ritrovata fiducia delle imprese ma impone anche alla politica un’attenzione nel sostenere gli imprenditori che vogliono investire per ampliare e consolidare le loro imprese e fare nuove assunzioni. Significa anche mettere a disposizione di operatori economici con progetti di sviluppo validi aree da parte dello Stato per consentire investimenti e l’occupazione.

Ma ci dobbiamo porre la domanda, nonostante i risultati che ho elencato, perché diminuisce la fiducia verso la politica? E’ il tema che abbiamo posto nel dibattito di venerdì sera. La politica deve interrogarsi sempre, essere critica anche verso se stessa, riconoscere gli errori e mettere in atto i correttivi necessari per il bene del Paese, vi è la necessità di aumentare i momenti di confronto, la condivisione delle riforme in particolare quelle importanti che ci attendono nei prossimi mesi.

Confronto che abbiamo proposto anche con la conferenza organizzata dal PDCS nella giornata del 9 luglio u.s. dal titolo “SCENARI: Conferenza sul futuro di San Marino”, che ha visto una significativa adesione da parte delle parti politiche, economiche e sociali. Una giornata scandita da 3 tavole rotonde in cui sono stati trattati i seguenti temi:

- Verso le riforme: pensioni e welfare, fiscalità e sostegno alla famiglia;

- Lo sviluppo di San Marino: sostenibilità e autonomia energetica, infrastrutture e investimenti;

- San Marino in Europa: accordo di associazione 2023 e relazioni bilaterali.

Un momento di confronto ed incontro sui punti programmatici di questa legislatura, con uno specifico approfondimento sul futuro del Paese, perché il PDCS non ha nessuna intenzione di stare a guardare, ma vuole continuare ad essere vicino ai sammarinesi con immutato vigore e consapevole responsabilità. L’Accordo di Associazione all’Unione Europea rappresenta un elemento “nodale” per l’azione di riforma dei prossimi mesi e dei prossimi anni, sia per la sua definizione nel 2023, sia per la sua attuazione.

A questo riguardo, a seguito della mia recente partecipazione al Congresso del Partito Popolare Europeo (PPE) a Rotterdam, posso confermare il forte sostegno da parte del neo Presidente Weber, del board e di numerosi amici appartenenti alla famiglia del PPE, a riprova del proficuo lavoro fatto in questi ultimi anni.

Nell’ambito dell’incontro tenutosi il 30 giugno u.s. a Bruxelles, il Segretario Beccari ha ribadito la volontà di San Marino di giungere nei tempi stabiliti dalla Commissione Europea, entro il secondo semestre del 2023, alla definizione dell’accordo, vista la rilevanza politica ed economica di un’effettiva integrazione nel mercato interno europeo. In particolare sono stati illustrati gli aspetti sensibili del negoziato ai quali San Marino presta particolare attenzione e su cui occorrerà trovare il giusto equilibrio tra le esigenze dell’Ue, tenuto conto delle peculiarità del Paese. Il 12 luglio u.s. si è concluso in CGG il dibattito sull’Accordo di Associazione all’UE con un ordine del giorno approvato quasi all’unanimità con 40 voti a favore. Far parte di un mercato unico ci potrà dare notevoli opportunità rimanendo San Marino uno Stato terzo con le sue prerogative.

Non possiamo presentarci in Europa, e sul panorama internazionale, senza le confacenti riforme che dovranno contribuire a delineare il futuro del Paese per rispondere alle esigenze nuove della società. In questo quadro di interventi si colloca anche la “Riforma dell’Imposta Generale sui Redditi” che, nelle sue linee guida, è già stata presentata alle forze politiche e alle categorie economiche e finanziarie. A settembre, alla visita Article 4 del Fondo Monetario Internazionale è auspicabile arrivare con questa riforma, con la riforma pensionistica e quella del mercato del lavoro. Questi obiettivi, posticipati per l’intervento di circostanze non previste, e non prevedibili nelle loro aspre dimensioni - la pandemia da Covid 19 e la guerra in Ucraina – non possono più tardare.

La volontà del PDCS è di proporre soluzioni concrete e condivise nell’interesse generale del Paese. Quando la Segreteria di Stato alla Giustizia presentò la legge di riforma dell’ordinamento giudiziario, la Legge Costituzionale 7 dicembre 2021 n.1 “La Magistratura. Ordinamento Giudiziario e Consiglio Giudiziario”, si levarono critiche aspre dai banchi dell’opposizione, che non vale neanche la pena di riportare alla memoria. Ma voglio invece ben sottolineare che il nostro Paese ha superato brillantemente a pieni voti, l’esame sul Rapporto di conformità da parte della 91 Assemblea plenaria del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO). L’organismo che valuta i Paesi in materia di corruzione, ha promosso la Repubblica di San Marino, soprattutto per gli interventi sulla magistratura. Anche la Ministra Marta Cartabia nell’orazione ufficiale del 1 aprile u.s. ha elogiato il processo di riforma della giustizia a San Marino. Si legge nell’orazione: Con questo processo riformatore San Marino si uniforma ai parametri suggeriti dal Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa. La presenza e l’importante lavoro svolto dal Dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, un magistrato italiano che ricopre la più alta carica giudiziaria di San Marino rende ancora più evidente l’osmosi esistente fra i nostri due Paesi, che abbraccia anche tanti altri ambiti. Possono esserci dissonanze e divergenze, ma non può esserci e non deve esserci diversità nella verità, nella sostanza.

Nella prossima sessione consiliare si esamineranno in seconda lettura i progetti di legge “Interventi a sostegno della famiglia” e “Regolamentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza”. Il progetto di legge "Regolamentazione dell'interruzione volontaria di gravidanza" è stato predisposto a seguito del referendum propositivo del 26 settembre 2021, dove la risposta affermativa al quesito ha ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi (77,30% sì, 22,70% NO). Nelle giornate del 22, 25 e 26 luglio u.s. il progetto di legge è stato esaminato ed emendato in Commissione Consiliare IV. Un confronto non facile che ha visto posizioni differenti anche all’interno delle stesse forze di maggioranza e di opposizione. Un tema molto delicato che coinvolge le singole coscienze. La posizione del PDCS è chiara, siamo l’unico partito ad avere espresso posizione contraria al referendum. Proprio in coerenza con questa posizione ci siamo impegnati a migliorare, per quello che era possibile, la proposta di legge formulata dal Governo in adempimento all’esito referendario. Abbiamo agito con piena responsabilità anche se per la DC non era certo la legge più facile da discutere. Molti sono gli articoli che siamo riusciti a migliorare, spesso con ampia condivisione di tutte le forze consiliari. Per noi è indubbio che rimane fondamentale la tutela della vita. Il PDCS non può immaginare un bene per il Paese che non abbia come fondamento di ogni ulteriore diritto il riconoscimento del diritto primario di nascere e di tutela e di accoglienza della vita. In funzione di ciò ci siamo adoperati per esaminare il progetto di legge relativo alle misure di sostegno a favore della famiglia, che ricomprende tutte le tutele già previste dall’ordinamento sammarinese ed alcune novità volte alla tutela della genitorialità ed al sostegno delle famiglie.

La famiglia rappresenta il nucleo fondante della società e per il suo pieno sviluppo è necessario adeguarne la tutela sociale, giuridica ed economica. Un progetto di legge più che doveroso, considerato che anche nel nostro Paese si assiste già da diversi anni ad un grave calo demografico. Certo sono indispensabili politiche familiari a sostegno della natalità, della tutela della maternità ma è altrettanto necessario promuovere la cultura della vita e della famiglia, perché il problema della denatalità non è solo economico, è anche culturale e valoriale.

Fondamentali per lo sviluppo di San Marino sono la sostenibilità, le infrastrutture e gli investimenti per le risorse energetiche e idriche. Coniugare efficienza e sostenibilità ambientale, per diminuire la dipendenza di San Marino da fonti esterne, è l’obiettivo da raggiungere. San Marino ha già raccolto la sfida dello sviluppo sostenibile, aderendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGS) proposti nell’Agenda Globale 2030 dell’ONU. La Segreteria di Stato per il Territorio, ha predisposto il Piano delle strategie nazionali relative all’Agenda 2030, che ricomprende azioni, progetti e proposte volte a coniugare tutela dell’ambiente, protezione e promozione sociale e crescita economica. Anche l’approvazione del nuovo strumento urbanistico, il Piano Regolatore Generale, ricomprenderà numerosi obiettivi dell’Agenda 2030. La Segreteria competente, sta lavorando per integrare il progetto presentato nella passata legislatura, coniugando la tutela e sostenibilità ambientale con lo sviluppo economico, tenendo ben presente la messa in sicurezza del territorio, la salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e dei centri storici, come pure lo sviluppo delle imprese, ma anche le infrastrutture di cui il Paese necessita, salvaguardando i diritti acquisiti, che nella proposta presentata nella scorsa legislatura sono stati tolti. Dobbiamo essere chiari – il progetto di Piano Regolatore presentato da Augusto Michelotti trasformava numerose aree già edificabili circa 150, in zone verdi o agricole, aree prevalentemente di proprietà di famiglie che hanno fatto sacrifici ed investimenti per i propri cari, mentre ad altri concedeva nuove edificabilità e l’aumento di indici edificabili. Si può con un tratto di matita togliere un diritto acquisito? Si possono aumentare gli indici edificabili in zone abitate già congestionate? La Democrazia Cristiana non può accettare queste scelte. L’ordine del giorno approvato in CGG nel marzo scorso va in questa direzione e impegna il Governo, tra l’altro, a “dare risposta mediante una pianificazione urbanistica che affronti le esigenze urbanistiche pubbliche con particolare riferimento alle tematiche di edilizia scolastica, sociale, sanitaria, ricettiva alberghiera e cimiteriale e strutture sportive.

Gli investimenti pubblici e privati sono essenziali per lo sviluppo economico di un Paese, in particolar modo, quelli pubblici per realizzare infrastrutture fisiche e sociali. L’ospedale, come le scuole, ne sono un chiaro esempio. Proprio in questi tempi di pandemia, ci siamo resi conto di cosa abbia significato avere un ospedale per la nostra piccola Repubblica, a completa disposizione dei sammarinesi e dei residenti che, senza nascondere alcuni disagi e ritardi nelle prestazioni, hanno però potuto trovare una risposta alle proprie esigenze. Le difficoltà e le criticità della Sanità in generale sono ancora in parte da risolvere e c’è bisogno di ritornare ad un discorso di sintesi sui problemi e le prospettive. Sicuramente non hanno giovato le dimissioni dell’ex Direttore Generale, intervenute circa un anno fa, perché ogni passaggio di consegne comporta ritardi ed aggiustamenti non sempre facili. Ma, pur nella diversità delle situazioni e delle prospettive, il Comitato Esecutivo non può venir meno alle proprie funzioni e responsabilità, che comportino rinvii o decisioni non sufficientemente ponderate. La soluzione delle problematiche riguardanti la sanità non può rimanere solo sul piano teorico, perché così non si tutela la salute delle persone, ma occorre dare concretezza alle scelte, anche al fine di utilizzare nel modo migliore le risorse umane disponibili, valorizzando le professionalità interne e favorendo la formazione professionale del personale. Far crescere le professionalità interne senza privilegiare il ricorso al lavoro e alle consulenze esterne, anche considerando che l’analisi economica dell’ISS ha mostrato come all’espansione quantitativa della spesa non ha corrisposto un adeguato risultato qualitativo. A maggior ragione dobbiamo preservare le professionalità interne favorendo la formazione con gli accordi che l’ISS ha sottoscritto negli anni con Bologna, con Modena, con il Policlinico Gemelli a Roma e creare le condizioni affinché un professionista scelga di venire nella nostra struttura. Da riconsiderare anche la riorganizzazione dell’assistenza territoriale nei sui vari aspetti, sanitari, sociali ed assistenziali. Il nostro partito continuerà ad adoperarsi per assicurare al Paese una struttura e servizi sanitari adeguati, garantendo un sistema di sanità pubblica universale per ogni cittadino, capace di rispondere alle esigenze di cura di ogni assistito.

Vorrei svolgere anche qualche riflessione sulla situazione politica. In questi mesi abbiamo assistito ad una certa inquietudine politica, ci sono state fuoriuscite di consiglieri da alcune forze politiche di maggioranza che sono dapprima prevalentemente confluiti, in Consiglio Grande e Generale, nel Gruppo misto, poi alcuni di questi hanno dato origine a diverse formazioni politiche (DEMOS) ed altri sono confluiti in gruppi politici esistenti (MIS e LIBERA). Visto il notevole movimento vedremo nel tempo dove si andranno poi a collocare. Inoltre questo ultimo periodo è stato caratterizzato anche da una rinnovata iniziativa di aggregazione dell’area socialista, elemento politico piuttosto interessante e di novità nel panorama politico sammarinese, anche perché oggi l’area socialista risulta essere molto frammentata ed è rappresentata da oltre sei aree politiche presenti sia nella maggioranza che all’opposizione.

Il progetto di creare un polo liberale, socialista e riformista e che non sia legato a vecchie logiche spartitorie e personalistiche, è certamente un fatto politico importante, che però andrà verificato nel tempo e che potrà contribuire a rafforzare il polo liberal riformista rappresentato da NPR. Il recente accordo fra Elego ed il PSD sembra possa andare in questa direzione. A questo proposito vorrei ricordare che circa due anni fa, nella mozione conclusiva del XXI congresso generale del PDCS, si auspicava proprio che questa area socialista molto frammentata trovasse una qualche forma di aggregazione. 

La Democrazia Cristiana nei confronti di tutte le forze politiche, non preclude il dialogo ed il confronto democratico finalizzato al bene comune. Libera deve chiarire cosa vuol fare e quale progetto politico ha in mente, perché ad oggi l’impressione è che cerchi di aggregare chiunque sia disponibile, pur di raccogliere qualche consenso in più, alle prossime elezioni. Ma che rischia di diventare un’ammucchiata di sinistra per soli fini elettorali. Pertanto avremo attenzione alle posizioni che assumeranno, sia Libera che RF, sui contenuti e sulle importanti riforme considerati gli effetti che stesse avranno e che andranno oltre a questa legislatura. Nonostante i continui allarmismi di chi vorrebbe una crisi di governo per evidenti interessi di parte, alimentati dai titoloni altosonanti sui media, l’attuale maggioranza ha ben presente le necessità ed esigenze del Paese e la necessità di mantenere vivo il rapporto tra tutte le forze politiche al suo interno. Già il prossimo mese deve essere caratterizzato da una fitta agenda politica sulle riforme che la maggioranza deve dimostrare di essere in grado di portare a termine.

Abbiamo superato la metà della legislatura e dobbiamo dare le risposte che la popolazione attende e che tutti ci siamo impegnati con l’approvazione del programma di governo. Allo stato attuale delle cose non è pensabile che si possa mettere in forse l’azione della maggioranza, a causa di polemiche su singoli aspetti dell’azione politica, come purtroppo abbiamo visto recentemente sulla vicenda Amazon, che ha diverse implicazioni che vanno affrontate nelle sedi opportune. Sia chiaro valutiamo tutte le possibili collaborazioni per rafforzare l’economia del nostro Paese ma i dati sensibili dello Stato non possono essere gestiti o conservati da soggetti economici – cinesi, americani che siano – è una questione di sicurezza e sovranità.

Anche la proposta di istituire all’interno di San Marino un distretto economico speciale (D.E.S.) per favorire l’ingresso in Repubblica di potenziali investitori per incentivare l’economia, l’occupazione e la realizzazione di importanti infrastrutture per il Paese, va valutato attentamente in ogni singolo aspetto, con il tempo necessario per fare i dovuti approfondimenti, verificando nella massima chiarezza e trasparenza le possibili opportunità o vincoli che possono scaturire da questa scelta, tenendo sempre ben presente la nostra Sovranità e la nostra realtà di piccolo Stato. Per ogni atto del Governo, nel bene e nel male, la responsabilità è di tutto il Governo e della maggioranza che lo sostiene. Alle dispute e contestazioni da parte dell’opposizione o, a volte anche degli alleati, la Democrazia Cristiana risponde chiedendo che vengano rafforzati i contenuti politici, portando avanti il programma di legislatura, che si è già dimostrato incisivo, realistico e commisurato alle effettive necessità e possibilità del Paese, nelle parti in cui ha già avuto attuazione.

Noi sentiamo forte il dovere di servire il Paese, la nostra Repubblica, e vorrei tranquillizzare tutti: noi non desistiamo, non è nelle nostre corde, non è nella nostra indole perché gli impegni presi vanno rispettati specialmente quando è in gioco il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Ed il nostro partito in questi ultimi anni ha rivolto un’attenzione particolare ai giovani, i fatti avvalorano il nostro impegno e quello del Movimento Giovanile, infatti alcuni dei nostri ragazzi sono arrivati a ricoprire importanti ruoli nell’organizzazione giovanile del PPE, quali l’EDS e lo YEPP testimonianza dell’attivismo e della professionalità con la quale i GDC si sono posti in Europa. Concludo rivolgendo a nome del Partito e mio personale i più sinceri ringraziamenti a tutti i relatori delle serate politiche che con la loro competenza ed esperienza hanno dato un rilevante contributo al dibattito politico.

Un sentito ringraziamento ai nostri Segretari Stato, al capogruppo Francesco Mussoni e tutti i consiglieri, al Presidente del Consiglio Centrale Pasquale Valentini ed ai componenti della Direzione, al Presidente del GDC Lorenzo Bugli ed ai ragazzi del Movimento Giovanile, ai segretari ed ai direttivi 14 delle varie sezioni del Partito, per l’impegnativo lavoro portato avanti in Consiglio e nel Paese a sostegno dell’attività della Democrazia Cristiana. Rinnovo un ringraziamento particolare ai Segretari di sezione, ai Direttivi ed agli iscritti delle Sezioni di Serravalle, Dogana e Falciano, a Franco ai numerosi volontari, al Comitato Promotore della Festa, al Movimento Giovanile e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito al buon risultato della Festa: come sempre la vostra profonda passione e generosità hanno reso possibile tutto questo! A tutti gli iscritti e ai simpatizzanti, rinnovo l’invito a sostenerci perché il Paese ha bisogno di una Democrazia Cristiana forte e unita.

GRAZIE Viva la Democrazia Cristiana, viva San Marino

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