Finanziamento pubblico dei partiti: a San Marino come stanno le cose?
La revisione dei bilanci dei partiti sammarinesi viene effettuata da un collegio di tre revisori che annualmente vistano i conti e ne certificano la regolarità.
Il finanziamento pubblico viene stabilito e suddiviso applicando una formula aritmetica. Il quantum totale è pari al 2,5 per mille del bilancio preventivo. Il 75% di questa somma viene suddiviso tra le forze politiche in proporzione al numero dei consilieri e il 25% è invece assegnato in quota fissa ad ogni forza politica che abbia più di tre consilieri. Per i partiti con meno di tre consilieri la quota fissa è in ogni caso di 12mila euro all’anno.
Nel 2011 la legge sul finanziamento dei partiti e dei movimenti politici ha distribuito, tra le varie forze politiche, 1.407.772 euro così suddivisi:
- 385.919 euro a Pdcs e Arengo e Libertà;
- 232.628 euro al Psd;
- 179.837 euro ad Alleanza Popolare;
- 144.642 euro a Sinistra Unita;
- 137.697 euro al Psrs;
- 127.045 euro alla Lista delle Libertà, formata da Nuovo Partito Socialista e Noi Sammarinesi;
- 39.422 euro all’Unione dei moderati.
La fusione avvenuta nel 2011 di Ddc ed Europopolari ha determinato un’assegnazione del finanziamento frazionata in tre voci diverse:
- 109.166 euro all’Unione per la Repubblica;
- 22.962 euro ai Democratici di Centro;
- 8.798 euro agli Europopolari.
La legge assegna pro-quota finanziamenti anche ai consilieri che risultano indipendenti dopo aver lasciato le forze politiche di appartenenza.
- 8.798 euro a Federico Bartoletti;
- 7.772 euro a Glauco Sansovini;
- 3.079 euro ad Alfredo Manzaroli.
Nel bilancio previsionale 2012 la somma complessiva destinata al finanziamento pubblico dei partiti è stata tagliata del 10% scendendo a 1.270.148 euro.
Luca Salvatori