Un invito raccolto dalle opposizioni, anche se con dei distinguo. Tutte e quattro riconoscono che l’invito è tardivo. La Finanziaria è stata approvata, con ampio ricorso ai decreti delegati e con l’illegittima e rocambolesca doppia votazione sul Presidente di Banca Centrale. I Ddc invitano la maggioranza a riconoscere i propri limiti e a rispettare il ruolo dell’opposizione, che deve essere messa nella condizione di concorrere alle scelte politiche per il bene del Paese. Una minoranza che ha chiesto di intraprendere una linea definita, fatta di trasparenza, scambio automatico di informazioni, passaggio all’Iva – aggiunge Alessandro Rossi – ma ci deve essere una reale volontà di andare in questa direzione”. Sinistra Unita vuole vedere il cambio di marcia prima del confronto. Confronto che i 4 partiti hanno dimostrato di saper sostenere. “Sul bilancio abbiamo esposto idee ed elaborazioni – prosegue Claudio Felici - ma il capitolo è ormai chiuso. Aspettiamo di vedere il cambio di atteggiamento, poi valuteremo”. Una analisi impietosa dal Psrs. Per Paolo Crescentini il segretario Valentini chiede un confronto "perché la maggioranza ha un problema di numeri". Anche i Socialriformisti attendono un eventuale cambio di rotta prima di decidere. >> In Congresso l'analisi della maratona sulla Finanziaria
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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