Dopo aver ricevuto al Quirinale il premier Gentiloni e i presidenti di Camera e Senato, il presidente Sergio Mattarella ha sciolto le Camere. Gli italiani saranno chiamati alle urne domenica 4 marzo, poi le nuove Camere si riuniranno il 23 dello stesso mese. Da qui al voto resta a Palazzo Chigi Gentiloni: il suo governo non si e' dimesso. "L'Italia non si mette in pausa, il governo non tira i remi in barca, continuera' a governare", ha spiegato il premier nella conferenza stampa di fine anno che ha preceduto di qualche ora l'epilogo della legislatura. Inizia la campagna elettorale. Berlusconi attacca i Cinque Stelle, che definisce "un vero pericolo per la democrazia". Per Renzi le promesse elettorali di Berlusconi costerebbero 157 miliardi, quelle dei Cinque Stelle 84: "un disastro", dice, o "una presa in giro degli italiani". "Renzi da' i numeri. Comunque noi possiamo arrivare al 40 per cento e governare da soli" replica Di Maio.
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