Le prove sono evidenti e quindi ci sono gli estremi per il giudizio immediato. Così il gip di Milano Cristina Di Censo motiva la decisione di accettare le richieste dei pm e di fissare quindi la prima udienza del processo a Berlusconi – per concussione e prostituzione minorile – il prossimo 6 aprile alle 9.30. La notizia, appena uscita, in tarda mattinata, ha fatto il giro del mondo. E poco dopo sono arrivati i commenti che hanno confermato le tesi precostituite: l’opposizione ribadisce la richiesta di dimissioni, gli esponenti del Pdl e gli alleati difendono il loro leader. Il guardasigilli Alfano ritiene che con il processo immediato al premier sia in gioco l’autonomia del parlamento. Maroni ha preferito non rispondere a una domanda diretta sulla vicenda. Il collegio incaricato di processare il premier è composto da tre donne: Carmen D'Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri. Parti lese sono Ruby e il ministero dell’Interno. Intanto secondo alcuni quotidiani si profila una nuova inchiesta su presunte feste del premier a Roma. Ma la procura della capitale smentisce contatti con i colleghi di Milano.
Luca Salvatori
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