Fmi e Presidente Bcsm: al via il confronto

Per la prima volta l'FMI incontrerà maggioranza ed opposizione, e dato che non è più un mistero che San Marino cerchi finanziamenti esteri, l'opzione Fondo torna con forza, come del resto auspicavano Grais e Capuano.
Ma come presentarsi all'organismo internazionale?
“Con un progetto” - spiega Giuseppe Morganti. Per la maggioranza è questa la chiave di volta, non solo per un sostegno finanziario ma anche per assistenza tecnica. "Così – spiega il Capogruppo di SSD - San Marino potrà essere assistito passo dopo passo nell'attuazione del piano che ha sviluppato, ricevendo una sorta di certificazione internazionale che potrebbe aprire le porte ad investitori esteri”.
Ma cosa prevede questo piano?
“Non è stato definito nel dettaglio - precisa Simone Celli – ma contiene linee di indirizzo su cui ci sarà confronto con forze politiche, sindacati e Anis”.
Si svilupperà in macro aree: riforme strutturali, crescita e settore bancario in chiave di sostenibilità della finanza pubblica.
Sebbene ancora non sia stata aperta alcuna procedura con il Fondo, seguendo la prassi adottata nei prestiti sulla base della quota di spettanza, San Marino potrebbe ottenere 120 milioni.
E' una cifra comunque negoziabile, almeno guardando a quanto successo con altre realtà intorno a noi.
Per ricapitalizzare il sistema bancario e ripulire i bilanci servirebbero oltre 500 milioni.
Parte delle risorse potrebbe in futuro arrivare anche da altre realtà rassicurate proprio dall'accreditamento internazionale del Fondo, che garantirebbe su riforme e stabilità finanziaria.
Il sistema bancario sammarinese non sarebbe contrario, se l'operazione verrà ben gestita. E' quanto emergerebbe da un recente incontro con il Governo.
Ora si attende il confronto con le opposizioni. Se Morganti non si aspetta consenso sulle singole riforme, spera però ci sia condivisione di massima sul progetto complessivo, vale a dire sulla necessità “che San Marino prenda la sua sorte in mano e definisca un progetto da sottoporre al Fondo Monetario. “Sarebbe meraviglioso” - dice.
Sul Presidente di Banca Centrale lunedì Celli sottoporrà alla minoranza la sua road map per un percorso condiviso. Secondo indiscrezioni verrà chiesto a ciascun gruppo consiliare di proporre un nome. L'obiettivo è arrivare alla nomina nel Consiglio di Febbraio.

MF

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